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«Sbarazziamoci della cultura maranza»: il volantino choc

Gioventù nazionale raccoglie le firme, il Pd attacca: «Modo squallido di fare politica, noi stiamo anche con i ragazzi difficili. Il sindaco, cosa dice?»
Il volanti dell’iniziativa

PIOMBINO. Il manifesto è certamente di quelli che fanno effetto: «Sabarazziamoci della cultura maranza». Uno slogan un po’ troppo perentorio, per un fenomeno che non identifica soltanto chi provoca disordini. Ma un’intera generazione di ragazzi, quasi tutti adolescenti. 

È questa la critica, feroce, che arriva dal Pd nei confronti della raccolta di firme organizzata da Gioventù nazionale, l’associazione giovanile di Fratelli d’Italia, per sabato 24 maggio in corso Italia. 

Chi sono i maranza

La parola maranza, da mesi ormai, viene utilizzata per etichettare gruppi di giovani che creano disordini, che fanno della violenza il proprio stile di vita. Ma non è così. Maranza si utilizzava già negli anni Ottanta e Novanta, per indicare il “tamarro” o il “coatto”. Definizione che ricalca quella che del neologismo dà l’Accademia della Crusca: «Ragazzo o, meno frequentemente, ragazza, che appartiene a gruppi di giovani che condividono e ostentano atteggiamenti da strada, particolari gusti musicali, capi d’abbigliamento e accessori appariscenti e un linguaggio spesso volgare». 

L’attacco del Pd: «Disumanizzano e ghettizzano un’intera generazione»

È proprio a partire dall’etimologia della parola che parte l’attacco del Pd. Perché, per dirla con Nanni Moretti in “Palombella rossa”, «le parole sono importanti». 

«L’invito lanciato da Gioventù Nazionale per l’iniziativa del 24 maggio a Piombino è vergognoso – dicono i democratici – Non è solo uno slogan sbagliato: è un attacco frontale a un’intera generazione di ragazzi. Un modo squallido di fare politica. Dietro quelle parole c’è un messaggio preciso: ghettizzare, criminalizzare, disumanizzare. Un ragazzo che veste in tuta o vive in periferia viene trasformato in un bersaglio. Da rieducare o da eliminare, a seconda del punto di vista. E questo sarebbe “impegno civico”?». 

«Quel volantino è propaganda fascista»

Gioventù Nazionale non è una semplice associazione giovanile: è l’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia. «E quel volantino, con il ragazzo incappucciato e l’invito a “sbarazzarsi” di lui, non è una campagna di sicurezza urbana. È propaganda reazionaria, securitaria, classista. Fascista – tuonano dal Pd – E allora diciamolo: il sindaco Francesco Ferrari, oggi anche coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, non può restare in silenzio. Le connessioni sono politiche, non accidentali. È ora che si assuma la responsabilità di ciò che il suo mondo politico legittima. Pretendiamo parole chiare. Da chi amministra una città, da chi dice di rappresentare tutti. Noi stiamo con i ragazzi. Anche quelli difficili, quelli che sbagliano, quelli che cercano un posto nel mondo. Non sono il problema. Sono la risposta, se li ascolti. Piombino non è e non è mai stata una città che espelle. È una città che include. E non resterà zitta».

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