Residenza gate, dubbi sull'eleggibilità: «Il sindaco si dimetta» | MaremmaOggi Skip to content

Residenza gate, dubbi sull’eleggibilità: «Il sindaco si dimetta»

L’opposizione tuona: «La trasparenza e il rispetto delle istituzioni non possono essere calpestati, risulterebbero altri casi in giunta»
L’opposizione a Follonica

FOLLONICA. Ha ammesso di aver pagato l’Imu e la Tari soltanto dopo che era scoppiato il “residenza gate” e di aver così sanato la situazione. «Due imposte fondamentali per il funzionamento della macchina comunale – dicono dall’opposizione – avendo avuto una residenza non corrispondente alla sua reale dimora».

Quell’ammissione, fatta lunedì 7 aprile mentre era in corso il consiglio comunale a porte chiuse per discutere proprio di questo, torna d’attualità oggi che il Pd, Follonica a sinistra, Andrea Pecorini sindaco chiedono le dimissioni di Buoncristiani.

«È mancato il senso civico»

«Una verità che noi avevamo già denunciato da tempo, e che solo ora viene confermata, a fronte della pressione politica e istituzionale che abbiamo esercitato – dicono dall’opposizione – Se non avessimo sollevato questa grave vicenda, tutto sarebbe stato insabbiato. Il sindaco non avrebbe mai pagato il dovuto, né tantomeno confessato le proprie mancanze. È evidente che la sua azione non è frutto di senso civico o responsabilità, ma solo il risultato di una pressione politica e pubblica che non poteva più essere ignorata. Cosa sarebbe successo se non avessimo acceso i fari su questa questione? Avrebbe eluso i tributi per tutto il mandato? Cosa ne è stato delle agevolazioni fiscali di cui avrebbe usufruito? Sono state restituite allo Stato?». 

Per l’opposizione «è vergognoso che il primo cittadino abbia scelto di raccontare la propria versione dei fatti a porte chiuse – dicono –  sottraendosi al giudizio diretto dei cittadini. È ancor più grave che abbia preferito una comunicazione unilaterale, eludendo ogni possibilità di confronto e contraddittorio, come se la verità potesse essere raccontata a senso unico».

I dubbi dell’opposizione: «È compatibile con la carica?»

A questo punto, continuano il Pd, Follonica a sinistra, Andrea Pecorini sindaco «ci chiediamo se non si ponga anche un ulteriore problema di compatibilità con la carica: avendo dichiarato una residenza che oggi si rivela fittizia, il sindaco era effettivamente eleggibile? È un dubbio grave e fondato, che va chiarito immediatamente, anche nelle sedi opportune. Se la sua candidatura si basava su una falsa dichiarazione, l’intera legittimità del suo mandato viene messa in discussione e ci farebbe piacere conoscere l’opinione dell’assessore alla legalità Poggetti».

Da alcune verifiche preliminari dell’opposizione, emergerebbero dubbi su altri componenti della giunta, in merito a possibili false residenze o manovre per eludere i tributi locali. «Se confermati, ci troveremmo di fronte a un vero e proprio sistema volto a sottrarsi agli obblighi fiscali che ogni cittadino è tenuto a rispettare – aggiungono – Un fatto gravissimo, che richiede trasparenza immediata e un’indagine approfondita.  Per tutte queste ragioni, riteniamo che non vi siano più le condizioni per la permanenza del sindaco alla guida della città. Il suo comportamento ha minato la fiducia nelle istituzioni e ha compromesso il principio di equità fiscale che ogni amministratore dovrebbe rispettare per primo. Chiediamo con forza le dimissioni immediate del sindaco. La città merita trasparenza, legalità e rispetto».

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