PIOMBINO. È comparso qualche giorno fa un foglio scritto con un pennarello indelebile nero e attaccato ad un albero di via Leonardo Da Vinci con lo scotch. Una critica verso l’amministrazione comunale per quanto riguarda la capitozzatura degli alberi di quella zona.
Una critica forte, che non lascia niente all’immaginazione. La risposta arriva direttamente da parte del sindaco, Francesco Ferrari.
Il decoro urbano
Il decoro urbano, per cui anche la cura del verde, è da sempre uno dei temi cari ai cittadini.
«Da quando abbiamo assunto la guida del Comune di Piombino, uno degli obiettivi è stato anche quello di cambiare l’approccio alla cura del verde urbano – dice il sindaco – promuovendo pratiche più rispettose del patrimonio arboreo. Tolti i primi tempi necessari per uniformare la visione politica con le prassi operative degli uffici, abbiamo lavorato per richiedere interventi più attenti, mirati e meno invasivi».
La capitozzatura, una pratica controversa
La capitozzatura degli alberi è una pratica di potatura che consiste nel tagliare i rami principali di un albero per ridurre la sua altezza o per dare una forma specifica. Tuttavia, negli ultimi anni, questa pratica è stata sempre più criticata e abbandonata da molti esperti e amministrazioni pubbliche.
Ci sono diversi motivi per cui la capitozzatura non è più considerata una pratica consigliabile: danni alla salute dell’albero, prendendo la sua struttura più vulnerabile all’attacco di insetti e al verificarsi di malattie.
La capitozzatura, inoltre, può alterare la forma naturale dell’albero, riducendone il valore estetico e paesaggistico.
Le potature di riduzione e manutenzione, risultano quindi preferibili rispetto alla capitozzatura nel rispetto dell’ambiente e della pianta stessa.
«Oggi, salvo casi eccezionalissimi legati a situazioni di sicurezza o instabilità – dice ancora il primo cittadino – non si procede più con la capitozzatura, una tecnica che impoverisce la pianta e ne compromette salute e longevità. Abbiamo abbracciato una filosofia di potatura più sostenibile, orientata alla conservazione e alla gestione responsabile del verde».
«Detto ciò, è chiaro che ci sono contesti urbani in cui le esigenze cambiano. Quando gli alberi si trovano molto vicini alle abitazioni, come nel caso di via Leonardo Da Vinci – spiega – le potature diventano necessarie e più incisive, perché vanno a garantire sicurezza, vivibilità e tutela delle strutture private. In questi casi si interviene con equilibrio, cercando sempre di coniugare le esigenze di sicurezza con il rispetto della pianta e dell’ambiente urbano. Insomma, non è solo una questione tecnica, ma una scelta politica di cura del territorio e del verde, che stiamo portando avanti con convinzione e continuità».
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Collaboratrice di MaremmaOggi.Nel giornalismo non esistono sabati né domeniche, non c'è orario e neppure luogo. C'è passione, c'è talento. Il mio lavoro è il mio sorriso. Da sempre curiosa, amo il sapere: più apprendo più vorrei conoscere. Determinata o testarda? Dipende. Vivo di sogni e li realizzo tutti.
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