PIOMBINO. Tre dossier caldi sul tavolo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy: Jsw Steel Italy, Metinvest Adria e Liberty Magona.
La giornata di incontri al Mimit, conclusasi ieri, mercoledì 8, ha offerto un quadro complesso ma in evoluzione sul futuro del polo siderurgico di Piombino, con i sindacati Fim, Fiom e Uilm che chiedono certezze sui tempi, sugli investimenti e — nel caso di Magona — anche sugli stipendi arretrati.
Jsw, rinviato il confronto su piano industriale e Accordo di programma
Nel primo incontro dedicato a Jsw, non si è ancora entrati nel merito del piano industriale né dell’Accordo di programma.
Il Ministero e le parti sociali hanno fissato un nuovo tavolo per il 27 ottobre, data nella quale dovrebbe essere analizzata la bozza dell’AdP che — secondo quanto riferito dai sindacati — sarebbe stata trasmessa nelle ultime ore.
Un passaggio atteso da tempo: l’Accordo di programma rappresenta infatti il perno su cui costruire la ripartenza dello stabilimento siderurgico, fermo ormai da anni e in attesa di una vera prospettiva industriale.
Fim, Fiom e Uilm ribadiscono che la priorità resta «la tutela dei lavoratori, dell’occupazione e del futuro produttivo del territorio piombinese».
Metinvest pronta a incontrare i lavoratori inattivi Jsw: liberatorie entro fine ottobre
Più concreti invece i passi avanti sul fronte Metinvest Adria, la società che ha manifestato interesse a colloqui esplorativi con i lavoratori inattivi di Jsw.
Nel corso dell’incontro al Mimit è stato definito e sottoscritto un verbale che scandisce tempi e modalità operative.
Entro il 15 ottobre, la direzione Jsw invierà ai lavoratori una mail con una liberatoria da compilare e restituire entro il 31 ottobre.
Il documento potrà essere consegnato via mail, tramite raccomandata o direttamente alla portineria Jsw, e servirà per autorizzare il trasferimento dei dati personali (indirizzo, mail, recapiti telefonici) a Metinvest, così da consentire i contatti diretti per i colloqui.
A partire dal 3 novembre, Metinvest potrà iniziare i colloqui con chi avrà fornito l’autorizzazione.
I sindacati hanno chiesto che entro il 15 novembre venga fornito un riscontro sull’andamento delle selezioni, con particolare attenzione al numero di adesioni e di lavoratori che non si presenteranno.
Un nuovo incontro di aggiornamento è previsto entro metà novembre per fare il punto complessivo sul processo e valutare gli sviluppi futuri.
Magona, stipendi ancora in sospeso: il governo valuta la messa in mora
Situazione più delicata quella di Liberty Magona, per la quale il Ministero ha convocato un incontro alla presenza dell’azienda — rappresentata da Mr. Toker e il dottor Iallorrenzi — insieme al sindaco di Piombino Francesco Ferrari, all’assessora al lavoro Sabrina Nigro, e ai rappresentanti regionali Valerio Fabiani, Paolo Tedeschi e Michele Beudó.
Sul tavolo, la questione più urgente: gli stipendi del mese di settembre non ancora pagati.
Il ministero ha ribadito che, se non ci saranno pagamenti in tempi brevi, il governo valuterà la messa in mora dello stabilimento. Obiettivo dichiarato: arrivare in fretta a una cessione al gruppo Trasteel, che ha presentato una proposta ritenuta seria e concreta.
Sindacati: «Nessuna ripresa delle attività finché non arriveranno gli stipendi»
Le sigle Fim, Fiom e Uilm sono state chiare: i lavoratori non riprenderanno le attività fino al pagamento delle spettanze, ad eccezione del personale incaricato della sicurezza e della salvaguardia dello stabilimento. Una posizione condivisa da tutte le istituzioni presenti, Comune, Regione e ministero inclusi.
Sul fronte cassa integrazione, prosegue la collaborazione con l’Inps per garantire il pagamento diretto ai lavoratori.
Per quanto riguarda invece gli interinali, le risorse per il pagamento degli stipendi risultano già disponibili, ma Liberty attende la sigla di un accordo con Lavorint per poterle effettivamente destinare ai lavoratori.
L’incontro al Mimit si è concluso con l’impegno a riaggiornarsi nei prossimi giorni, appena saranno definite le tempistiche dei pagamenti e la convocazione del tavolo con Trasteel.
Ferrari e Nigro: «Inaccettabili i ritardi, serve una soluzione stabile»
In una nota congiunta, il sindaco di Piombino Francesco Ferrari e l’assessora al lavoro Sabrina Nigro hanno sottolineato come il momento sia «di impegno collettivo e strategico», e che ogni azione debba essere valutata «con una visione d’insieme».
I due amministratori hanno ribadito con forza «l’inaccettabilità dei ritardi nei pagamenti», chiedendo il pagamento immediato delle spettanze di settembre e il rispetto rigoroso delle scadenze.
«Accanto alla vigilanza sul presente — scrivono Ferrari e Nigro — stiamo costruendo, insieme al Ministero, alla Regione e alle parti sociali, un percorso per arrivare prima possibile a un nuovo soggetto industriale capace di garantire futuro e stabilità. È per questo che, da più parti, è stata richiesta una interlocuzione diretta con Trasteel».
Il futuro del polo siderurgico passa da Roma
Con i tre tavoli aperti, Piombino resta al centro dell’agenda industriale nazionale.
Da Jsw e il suo piano di rilancio, ai colloqui di Metinvest per reimpiegare parte della forza lavoro, fino alla crisi di Magona e alla possibile cessione a Trasteel, il destino della siderurgia piombinese si gioca nelle prossime settimane.
Un percorso complesso, dove il filo conduttore resta sempre lo stesso: salvaguardare l’occupazione e garantire un futuro produttivo alla città dell’acciaio.
📅 Le prossime date chiave
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15 ottobre: Jsw invia ai lavoratori la mail con la liberatoria per i colloqui Metinvest
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31 ottobre: termine per restituire la liberatoria
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27 ottobre: incontro al Mimit sul piano industriale e sull’Accordo di programma Jsw
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3 novembre: avvio dei colloqui Metinvest con i lavoratori
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15 novembre: primo bilancio sull’andamento delle selezioni e incontro di aggiornamento
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