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Passaggio a Coop Etruria: Firenze esce rafforzata e i sindacati non ci stanno

Nella fusione le zone più redditizie della costa che sono della Unicoop Tirreno passeranno a Unicoop Firenze con forte preoccupazione di alcuni sindacati
La sede di Unicoop Tirreno a Vignale
La sede di Unicoop Tirreno a Vignale Riotorto

RIOTORTO. È arrivata da Firenze la comunicazione che in molti stavano aspettando in merito alla data che decreterà la nascita della nuova Unicoop Etruria derivante della fusione di Unicoop Tirreno con Unicoop Firenze.

L’accordo sarà firmato il 1° luglio mentre il passaggio definitivo e totale è previsto per il prossimo novembre.

16 nuovi supermercati nella rete di Unicoop Firenze 

«La cooperazione di consumo guarda al futuro e segna importanti tappe per rinnovarsi e riorganizzarsi», così comincia il documento. «Il 1° luglio 2025 nascerà ufficialmente Unicoop Etruria, a seguito della fusione tra Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia – si legge ancora – La nuova cooperativa avrà 780.000 soci e una rete di circa 170 punti di vendita in Toscana, Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo. Per la nuova cooperativa l’obiettivo sarà confermare l’insegna Coop come leader economica e sociale nei territori in cui è presente».

L’accordo di recente raggiunto tra Unicoop Tirreno e Unicoop Firenze prevede il passaggio a Unicoop Firenze di 16 supermercati di Unicoop Tirreno ubicati nelle province di Lucca, Massa Carrara e Livorno. Per Unicoop Firenze si tratta di un’operazione tesa a consolidare la presenza della cooperativa sul territorio toscano.

«Per la nascente Unicoop Etruria si delinea un rafforzamento finanziario e patrimoniale della nuova cooperativa – dicono ancora – che si iscrive nell’ambito della più ampia riorganizzazione societaria in corso di realizzazione».

Un accordo siglato per crescere

L’accordo siglato tra Unicoop Firenze e Unicoop Tirreno sarà soggetto alle preventive valutazioni dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ai sensi di legge.

«Oggi diamo il via a un’operazione che vedrà l’ingresso di 16 nuovi punti vendita in Unicoop Firenze», dicono i responsabili e presidenti delle varie zone interessate dal passaggio. «Affrontiamo questo nuovo impegno con l’auspicio che la nuova configurazione possa rafforzare la cooperazione di consumo in Toscana e la nostra base sociale », aggiunge Daniela Mori, presidente del consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze.

«Sarà nostro compito conoscere più da vicino questa parte della Toscana, le peculiarità dei nuovi punti vendita, valutare le politiche commerciali da attuare », aggiunge Marcello Giachi, Presidente del Consiglio di Gestione di Unicoop Firenze.

«Le iniziative intraprese sono funzionali ad affrontare l’attuale contesto competitivo. Con spirito di collaborazione e mutualità la nascente Unicoop Etruria intende ridisegnare i contorni della cooperazione di consumo nell’Italia centrale. L’obiettivo è confermare l’insegna Coop come punto di riferimento per la difesa del potere di acquisto e per soddisfare al meglio i bisogni dei nostri soci », conclude Simonetta Radi, presidente di Unicoop Tirreno e futura presidente del consiglio di sorveglianza di Unicoop Etruria.

I sindacati non la pensano così

C’è qualcuno però che non condivide i toni entusiastici riportati dal comunicato stampa: si tratta di una parte del sindacato, la Uiltucs Toscana. 

L’operazione è stata criticata perché avvenuta «senza nessun confronto preventivo con le organizzazioni sindacali, come previsto dalla contrattazione vigente», cosa che «la dice lunga sulle relazioni sindacali esistenti in azienda e sulla pretesa distintività del movimento cooperativo».

Il sindacato chiederà all’Antitrust di verificare la situazione e conoscere documentazione inviata al riguardo dalle due cooperative.

La Uiltucs ribadisce la necessità di tutelare i diritti e le condizioni di tutte le lavoratrici ed i lavoratori coinvolti, a partire dalla continuità occupazionale», sottolineando che «questi lavoratori e queste lavoratrici, così come le lavoratrici ed i lavoratori che Coop Firenze ha relegato da tempo all’interno di una società a responsabilità limitata, Terre di Mezzo Srl, devono convergere in Unicoop Firenze, senza se e senza ma. Se non sarà così non potremo che dare inizio ad una battaglia di diritto all’interno dell’intera cooperazione Toscana. Seguiremo con la massima vigilanza ogni sviluppo e chiediamo fin da ora ad entrambe le cooperative, trasparenza e confronto preventivo».

Lo scorso aprile anche la Filcam aveva preso posizioni diverse e preoccupate sul risultato che questa fusione avrebbe dato. 

 

 

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  • Collaboratrice di MaremmaOggi. Il turismo e l'accoglienza sono nel dna familiare, ma scrivere è l'essenza di me stessa. La penna mi ha accompagnato in ogni fase e continua a farlo ovunque ce ne sia la possibilità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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