Fantini, Urban Center: «Lavoro concluso, ora spetta all'amministrazione» | MaremmaOggi Skip to content

Fantini, Urban Center: «Lavoro concluso, ora spetta all’amministrazione»

L’architetto ha predisposto le linee guida e i masterplan per disegnare il futuro della città: «Sei mesi bellissimi, ma non ho mai avuto ruoli politici con il mio incarico. Ora torno alla mia attività»
L'architetto David Fantini durante la presentazione alla Sala Allegri
L’architetto Davide Fantini alla sala Allegri

FOLLONICA. Il masterplan per la sistemazione dello spazio pubblico è stato consegnato entro i termini stabiliti dall’incarico ricevuto dal Comune. Sei mesi, aveva previsto la giunta di Andrea Benini, sei mesi ha confermato quella guidata da Matteo Buoncristiani. Stesse richieste, stessa cifra corrisposta. In mezzo, la soddisfazione di aver portato più di 400 persone nella sala Allegri. E anche qualche polemica

David Fantini, martedì 17 giugno, ha terminato l’incarico come Coordinatore tecnico scientifico dell’Urban Center di Follonica, avendo protocollato quanto era previsto. «Ora finalmente potrò tornare a camminare per la città senza che le persone mi chiedano perché non facevo fare quella cosa o quell’altra – spiega – chi mi conosce sa che non mi nascondo dietro ad un dito (magari), ma devo chiarire, anche se mi sembrava scontato, che io non avevo nessun ruolo, tantomeno ne ho da oggi, nel decidere se sfalciare un prato o piantare un albero o spostare una panchina o tagliare degli eucalipti. Eucalipti, per esempio, che non avrei tagliato». 

Sei mesi per ripensare la città

L’archistar follonichese, il professionista conosciuto in mezzo mondo per la realizzazione del teatro delle Rocce di Gavorrano, era stato scelto dall’amministrazione guidata da Andrea Benini per ripensare la città. C’erano state poi le elezioni, Follonica aveva scelto di voltare pagina e votare a destra. Matteo Buoncristiani, eletto sindaco aveva però deciso di portare avanti il lavoro del suo predecessore. Affidando l’incarico allo stesso Fantini.
 
A lui, la possibilità di predisporre un modello e delle linee guida, che da oggi in poi potranno indirizzare le scelte tecniche, sia del pubblico che del privato, nelle opere di nuova realizzazione o di rigenerazione di parti di città.
«L’Urban center, così come era stato pensato – spiega Fantini – potrebbe diventare una struttura operativa del Comune. Io nell’incarico ricevuto avevo solo il compito i realizzare le linee guida e il masterplan che ho protocollato. Mi auguro, ovviamente, che l’amministrazione le segua». 
L’idea di un luogo virtuale e fisico di confronto con l’amministrazione, nelle sue variegate componenti, l’Urban Center appunto, era venuta all’architetto pensando ad esperienze simili in giro per l’Europa
 

Verde, acqua, mobilità: ecco la Follonica del futuro

C’è chiaramente la mano dell’architetto Fantini dietro al lavoro presentato, ma c’è anche la grande disponibilità che ha trovato negli uffici del Comune, oltre che tra i suoi collaboratori di studio che per sei mesi hanno dovuto fare a meno di lui e che hanno collaborato con lui alla stesura delle tavole. 

«Devo ringraziare la precedente e l’attuale amministrazione – dice Fantini – ma soprattutto devo ringraziare i tecnici del Comune ed i consulenti esterni, che hanno fornito, ognuno per il proprio ruolo, un supporto costante, sia di informazioni che di spunti di riflessione e di cui non posso non sottolineare la competenza ed il senso di appartenenza. In particolare la responsabile dell’Urban Center, l’ingegnere Beatrice Parenti, figura centrale sia per i risultati raggiunti che per lo slancio che ha dato all’iniziativa».

La nuova visione, che riguarda il verde, l’acqua, la mobilità, le infrastrutture verdi, il masterplan della città consolidata, quello dell’area ex Ilva e anche i suoi usi transitori, saranno presentati durante una serie di incontri con i cittadini. Che si sono dimostrati interessatissimi al lavoro svolto dall’Urban center, come hanno raccontato le persone in piedi e le sedie insufficienti alla sala Allegri. 

«Percepito come organico all’amministrazione, non ero io a decidere»

Sei mesi durante i quali Fantini si è trovato catapultato in un ruolo che non era il suo: in quello di chi, all’interno dell’amministrazione comunale, prendeva delle decisioni.

«Ho voluto dire pubblicamente di non avere più incarichi per tornare a passeggiare in città – dice – sono davvero felice che si sia stato un interesse bipartisan per il lavoro svolto, ma ora spetta all’amministrazione attrezzarsi per portare avanti questi progetti. Sono stato percepito come organico all’amministrazione, ma non ero io a decidere». 

Progetti che hanno raccolto consensi in ambito regionale, architettonico – culturale e demaniale,  aprendo alla possibilità di avere importanti finanziamenti, con un apprezzamento, sul metodo proposto, che lascia ben sperare sulla solidità e contemporaneità del lavoro  concluso.

Autore

  • Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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