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Allarme del consiglio di fabbrica: «Crisi irreversibile per Magona e Jsw»

Il consiglio di fabbrica chiede incontro a Urso e proclama lo stato di agitazione con sciopero: «Ora la misura è colma»
La Jsw e la Liberty Magona, per il consiglio di fabbrica la crisi è irreversibile
La Jsw e la Liberty Magona, per il consiglio di fabbrica la crisi è irreversibile

PIOMBINO. Stato di agitazione e mobilitazione nelle aziende del polo siderurgico piombinese. Lo ha deciso il consiglio di fabbrica  al quale hanno partecipato le Rsu delle principali aziende degli stabilimenti piombinesi e i coordinatori e delle segreterie territoriali di Fim, Fiom, Uilm e Usb.

A preoccupare particolarmente sono due casi, definiti di assoluta urgenza

  • la grave situazione dello stabilimento JSW Steel Italy
  • la preoccupante evoluzione del caso Liberty Magona.

È evidente che entrambi i siti produttivi stanno precipitando verso una crisi irreversibile.

La profonda crisi di Jsw

Lo stabilimento Jsw vive da tempo una condizione di produttività intermittente e di bassa qualità, che ha causato una progressiva perdita di quote di mercato.

A peggiorare ulteriormente il quadro è arrivata la notizia di un nuovo consiglio di amministrazione previsto per oggi, venerdì 16, che comporterà l’ennesimo cambio ai vertici, con – scrivono «il rischio che arrivo di un nuovo interlocutore coincida con chi  ha contribuito a portare lo stabilimento nello stato attuale». 

«Da quattro mesi è stata inviata al ministero competente una bozza di accordo di programma, ma non si registra alcuna risposta né da parte delle istituzioni né da parte della multinazionale indiana. Un silenzio che conferma il disinteresse e la superficialità con cui viene gestita una crisi che coinvolge centinaia di lavoratori».

Serve la variante urbanistica

«Anche nell’ipotesi di un via libera imminente all’accordo, mancherebbero comunque gli atti di variante urbanistica da parte del Comune, indispensabili per sbloccare gli investimenti legati al revamping del treno rotaie – l’unico in Italia in grado di produrre rotaie e oggi non più in grado di garantire gli standard di qualità richiesti dal mercato».

«Nel frattempo, anche le commesse da parte di Ferrovie dello Stato sono in contrazione, a ulteriore conferma del rischio concreto di un fermo totale».

Ferma la cessione di Liberty Magona

Il percorso di cessione della proprietà di Liberty Magona, già incerto e tortuoso, appare oggi in stallo.

«Il rischio di un tracollo finanziario è concreto e imminente, senza che alcuna istituzione si stia realmente adoperando per individuare una soluzione sostenibile».

«È evidente l’assenza totale di una regia politica e industriale da parte del Ministro Urso e del Governo».

«In particolare:

  • Metinvest dovrebbe rappresentare il rilancio della siderurgia a Piombino, ma ad oggi tutto tace, ci risulta di una bozza che sta circolando, ma serve fissare una riunione con tutti i soggetti per definire il testo definitivo.
  • Jsw, multinazionale assenteista, gestisce uno stabilimento in disfacimento e un treno di laminazione ormai obsoleto.
  • Liberty Magona, in balia degli eventi, rischia il fallimento senza alcuna prospettiva industriale concreta.

«Serve un incontro urgente con il ministro Urso»

Le organizzazioni sindacali e le Rsu chiedono al ministro Urso di essere coerente con le dichiarazioni rese e di attivarsi immediatamente per convocare Jsw e Liberty ai massimi livelli, come anticipato nell’incontro del 16 aprile.

«Alla luce di quanto emerso, le organizzazioni sindacali dichiarano lo stato di agitazione e danno mandato alle Rsu e ai coordinatori di ogni realtà produttiva del polo siderurgico di Piombino di avviare tutte le mobilitazioni necessarie a sostegno delle rivendicazioni dei lavoratori a partire dalle assemblee con sciopero di venerdì 23 dalle 9 alle 10,30 in Liberty Magona e dalle 10,30 alle 12,00 il Jsw, assemblee che si terranno di fronte alle direzioni delle due aziende».

«La misura è colma. È il momento della responsabilità e dell’azione concreta. Non resteremo a guardare».

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