Raccolta differenziata, l'impegno dei cittadini premiato: meno conferimenti minimi in bolletta | MaremmaOggi Skip to content

Raccolta differenziata, l’impegno dei cittadini premiato: meno conferimenti minimi in bolletta

Servizio di raccolta dei rifiuti e tariffa corrispettiva puntuale, da gennaio diminuiscono i conferimenti minimi addebitabili in fattura
Una postazione dei cassonetti di San Vincenzo durante le vacanze pasquali
Una postazione dei cassonetti di San Vincenzo

SAN VINCENZO. A partire dal mese di gennaio del 2026 il numero dei conferimenti minimi addebitabili nella fattura della tariffa rifiuti corrispettiva puntuale calerà di 6 unità per ogni fascia di nucleo familiare delle utenze domestiche, passando a 12 per i nuclei di una persona fino ad arrivare a 36 per quelli composti da cinque o sei persone.

Valorizzato l’impegno dei cittadini

Il provvedimento è stato deliberato dalla giunta nei giorni scorsi, a fronte dell’impegno dimostrato dalla maggioranza di questa tipologia di utenze sia nel ridurre la quantità di rifiuti prodotti che nel differenziare correttamente quelli conferiti al servizio pubblico di raccolta. 

«La riduzione dei conferimenti minimi è un segnale concreto di attenzione verso i cittadini che, nella quotidianità, si impegnano a produrre meno rifiuti e a differenziarli correttamente – ha sottolineato l’assessora Caterina Franzoi -. Grazie alla collaborazione delle famiglie e a comportamenti sempre più responsabili, il sistema di raccolta può diventare più efficiente e sostenibile, migliorando la qualità del servizio per tutta la comunità. L’amministrazione intende valorizzare questo impegno diffuso traducendolo in un beneficio economico, attraverso una riduzione dei costi legata al numero effettivo di conferimenti».

La collaborazione con Sei Toscana

La decisione di procedere con la riduzione dei conferimenti minimi addebitabili nella fattura della tariffa corrispettiva puntuale ha acquisito concretezza a seguito delle misurazioni effettuate dal gestore del servizio, Sei Toscana, che ad oggi evidenzia come solo una ridotta percentuale delle utenze domestiche ha superato il numero minimo.

Pertanto alla luce delle proiezioni sul 2026 si prevede che, riducendo il numero delle vuotature addebitabili, eccederà solo una percentuale pari a circa il 22%.

Resterà invariato il numero minimo di svuotamenti per le utenze non domestiche.

 

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