Venator, segnali di rilancio: al Mimit si parla di reindustrializzazione vicina | MaremmaOggi Skip to content

Venator, segnali di rilancio: al Mimit si parla di reindustrializzazione vicina

Il ministro Urso: «Prospettive concrete di rilancio industriale». Tre soggetti interessati al sito di Scarlino, nuova trattativa attesa entro novembre
Il tavolo al Mimit sulla vertenza Venator

SCARLINO. Si è tenuto oggi, martedì 14 ottobre, un nuovo tavolo di aggiornamento al ministero delle imprese e del made in Italy sulla vertenza Venator Italia, la multinazionale che produce biossido di titanio e altri prodotti chimici, con unico stabilimento a Casone di Scarlino e circa 200 dipendenti.

All’incontro hanno preso parte la sindaca di Scarlino, Francesca Travison, quella di Gavorrano, Stefania Ulivieri e di Massa Marittima, Irene Marconi, l’assessore del Comune di Follonica, Giorgio Poggetti, e da remoto il presidente della Provincia di Grosseto, Francesco Limatola, insieme al sindaco di Monterotondo Marittimo, Giacomo Termine.

Tre soggetti interessati alla reindustrializzazione

Dal tavolo sono emersi progressi importanti nel percorso di reindustrializzazione dello stabilimento, con due manifestazioni d’interesse industriali già presentate e una terza in arrivo. L’obiettivo è quello di trovare un nuovo acquirente che garantisca la continuità produttiva e occupazionale del sito di Scarlino.

«Dall’incontro odierno emergono prospettive concrete di rilancio industriale per Venator Italia, azienda di primo piano nel comparto chimico, la cui produzione è ferma da due anni. La reindustrializzazione di questo sito è finalmente più vicina», ha dichiarato il ministro Adolfo Urso.

Trattativa esclusiva entro novembre

Durante il confronto, al quale hanno partecipato anche i rappresentanti dell’azienda, di Confindustria, della Regione Toscana, degli enti locali e delle organizzazioni sindacali, è stata annunciata la volontà di arrivare a manifestazioni d’interesse vincolanti nelle prossime settimane, con l’obiettivo di avviare una trattativa in esclusiva entro novembre.

Il percorso di reindustrializzazione è stato reso possibile grazie alla stabilità finanziaria raggiunta di recente, frutto dell’intervento del Mimit e del dialogo costante tra il sito italiano e la casa madre inglese, nonostante le difficoltà concorsuali di quest’ultima.

Soddisfazione dei sindaci e fiducia per il futuro

Gli amministratori locali hanno espresso soddisfazione per l’esito dell’incontro, giudicando positivamente i segnali concreti di rilancio e la possibilità di un nuovo soggetto industriale interessato a subentrare nella gestione del sito produttivo.

La speranza condivisa è che la vertenza Venator Italia possa concludersi positivamente, consentendo la ripresa della produzione e restituendo slancio all’economia locale e provinciale.

Il tavolo al Mimit sarà riconvocato a breve, alla luce dei nuovi sviluppi attesi nelle prossime settimane.

La senatrice Petrucci (FdI): «Prospettive concrete»

«Grazie all’azione del Mimit e del ministro Urso si stanno facendo significativi passi in avanti sulla vertenza della Venator Italia. Ricordo che lo stabilimento chimico di Scarlino, in provincia di Grosseto, specializzato nella produzione di biossido di titanio, dopo un periodo di fermo produttivo iniziato nel 2023, ha temporaneamente riattivato una linea produttiva a inizio ottobre 2025».

A esprimere soddisfazione per l’incontro è la senatrice di Fratelli d’Italia Simona Petrucci. «Questo evento fa parte di un percorso di reindustrializzazione avviato con il governo e mira a risolvere una crisi che ha riguardato circa 200 lavoratori – dice – Nel corso dell’incontro sono emersi importanti progressi nel processo di reindustrializzazione finalizzato alla ricerca di un nuovo acquirente, che ha registrato l’interesse di due soggetti industriali interessati al sito e a tutta la forza lavoro. A queste due manifestazioni di interesse non vincolanti, se ne starebbe per aggiungere una terza, sempre di natura industriale. Il governo Meloni dimostra così un interesse concreto per il territorio maremmano e siamo convinti che presto la Venator potrà tornare alla sua piena capacità produttiva». 

Il deputato Rossi: «Fondamentale lavoro del ministro»

«Il tavolo ministeriale odierno sulla vertenza Venator Italia rappresenta un passo importante verso la salvaguardia di un sito industriale strategico per l’economia sia della provincia di Grosseto e della Maremma che per tutta l’Italia». È quanto dichiara il deputato grossetano di Fratelli d’Italia, Fabrizio Rossi.

«Desidero ringraziare – prosegue Rossi – il ministro Adolfo Urso e i funzionari del Ministero delle Imprese e del Made in Italy per l’impegno e la serietà con cui stanno affrontando questa vertenza, che tocca direttamente la vita di circa 200 lavoratori e di molte famiglie del territorio. Il lavoro portato avanti dal Mimit, con la prospettiva di una reindustrializzazione concreta e di un rilancio produttivo del sito del Casone di Scarlino, dimostra la vicinanza del Governo alle realtà industriali locali e alle aree periferiche del Paese».

«Grazie all’azione del ministro – sottolinea il deputato di FDI – è stato possibile ristabilire un quadro di stabilità finanziaria e favorire l’interesse di nuovi soggetti industriali, pronti a investire sullo stabilimento e sulla forza lavoro».

 

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