PIOMBINO. Un messaggio su Whatsapp inviato con un numero sconosciuto. Dall’altra parte, una persona che si spacciava per la figlia le chiedeva urgentemente del denaro per un pagamento improrogabile.
Il tono confidenziale e affettuoso del messaggio ha tratto in inganno la vittima, che, senza sospettare nulla, ha effettuato un bonifico di quasi 1.000 euro tramite un “t-bonifico” in una tabaccheria.
I carabinieri del comando provinciale di Livorno hanno intensificato i controlli per contrastare le truffe, soprattutto quelle che colpiscono le persone più vulnerabili.
Tra i tanti casi emersi, quello che ha colpito i militari è stato il caso di una settantenne di Piombino, vittima di un raggiro via WhatsApp.
Il dubbio e la scoperta del raggiro
Poco dopo aver ricevuto il primo bonifico, la finta figlia ha chiesto un secondo pagamento.
A causa di un blocco bancario, la donna ha deciso di contattare la vera figlia tramite il nipote, scoprendo così di essere stata truffata.
La figlia, infatti, non aveva mai perso il telefono né chiesto soldi.
Le indagini dei carabinieri
La vittima si è rivolta subito ai carabinieri della stazione di Piombino. Grazie ad accurate indagini e verifiche bancarie, i militari sono riusciti a identificare la presunta autrice del raggiro: una 35enne del sud Italia, già nota per truffe simili. La donna è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Livorno per truffa aggravata.
L’appello dell’Arma: attenzione ai messaggi e ai bonifici rapidi
I carabinieri ricordano che le truffe online e telefoniche sono sempre più frequenti.
Chi riceve messaggi sospetti, anche se sembrano provenire da familiari o amici, deve verificare sempre l’identità del mittente con una telefonata diretta.
Meglio evitare di inviare soldi a sconosciuti o tramite sistemi di pagamento istantanei difficili da annullare.
In caso di dubbi, è sempre possibile rivolgersi ai carabinieri o chiamare il 112 NUE per segnalare immediatamente situazioni sospette.
Sul sito www.carabinieri.it sono inoltre disponibili guide e consigli su come riconoscere le principali tipologie di truffe.
I consigli dei carabinieri per difendersi dalle truffe
- Non inviare denaro a chi si presenta online senza certezza dell’identità.
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Verificare sempre con una chiamata diretta.
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Non aprire la porta a sconosciuti.
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Non condividere informazioni personali sui social.
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Segnalare subito ogni dubbio al 112 o alla stazione più vicina.