SANTA FIORA. Saranno don Giampietro e don Francisco, parroci di Piancastagnaio, a celebrare i funerali di Massimiliano Trapani, il 45enne travolto e ucciso da un treno alla stazione di Lovate Milanese lo scorso 15 luglio.
La salma di Massimiliano arriverà sull’Amiata nei prossimi giorni. Già domani, giovedì 31 luglio, il magistrato dovrebbe dare il nullaosta per la sepoltura. Il Comune di Piancastagnaio, poi, provvederà al rientro del feretro con le spoglie di Trapani. «Non ho altro modo che questo per ringraziare l’amministrazione comunale», dice Sandra, la mamma di Massimiliano.
L’ultimo saluto dei due amici parroci
Massimiliano era molto legato a don Giampietro Guerrini, parroco di Piancastagnaio, e a don Francisco Javier. E saranno loro, nei prossimi giorni, a organizzare le esequie di Trapani.
Il quarantacinquenne si era allontanato dall’Amiata un mese prima del tragico incidente. Il 15 luglio, quando è stato travolto dal treno, non aveva con sé documenti. Gli agenti della polizia ferroviaria lo hanno identificato attraverso le impronte digitali e i tatuaggi. La salma è tuttora sotto sequestro: il pm, giovedì 31 luglio, dovrebbe firmare il nullaosta. «Massimiliano era molto legato a don Giampietro e a don Francisco – dice Sandra, devastata da un dolore innaturale, quello che prova solo chi è stato costretto a sopravvivere a un figlio – Voleva loro molto bene e il sentimento era reciproco. Per questo ho scelto la chiesa di Piancastagnaio».
Per farlo sentire, un’ultima volta, circondato dall’amore di chi anche in vita gli ha sempre voluto bene.



