Tassa di soggiorno, Federalberghi: «Non siamo un bancomat dello Stato»
Con la manovra 2026 il governo Meloni decide di trattenere il 30% degli incassi aggiuntivi della tassa di soggiorno, destinandoli a fondi sociali.
Federalberghi Maremma e Tirreno, con il presidente Maurizio Parrini, attacca la misura: «Il comparto turistico non può essere trattato come un bancomat». L’associazione chiede regole uniformi, trasparenza sugli incassi dei Comuni e rimborsi per i costi sostenuti dalle strutture
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