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Scritte offensive contro l’assessore

Sono apparse sulla parete del campo sportivo: «Date la 104 al padre di Bertini». Lo sdegno del sindaco Riccucci e l’appello di Vincenzo Tuvé
La scritta offensiva e nel riquadro il sindaco Riccucci
La scritta offensiva e nel riquadro il sindaco Riccucci

SAN VINCENZO. Un triste risveglio stamani per la comunità di San Vincenzo: sabato 17 maggio, una scritta offensiva nei confronti dell’assessore all’urbanistica Nicola Bertini, è comparsa sulle pareti dei campi sportivi.

Un clima irrespirabile

«Date la 104 al padre di Bertini» è stato impresso a caratteri cubitali su un muro del campo sportivo. Un segnale che il clima a San Vincenzo in questi giorni è irrespirabile.

Profondo sdegno per il contenuto espresso nella scritta, su cui il sindaco Paolo Riccucci non poteva in alcun modo tacere. 

«Vergognosa la scritta apparsa ai campi sportivi – scrive sulla sua pagina ufficiale il sindaco Riccucci – Sia per il tentativo di offendere l’assessore Nicola Bertini, sia perché tocca chi la 104 la conosce da vicino».

Oltre all’ignoranza che colpisce gli autori di questo gesto, la scritta è un segnale vivo di come si affrontino i confronti oggi.

«Purtroppo, determinate scritte apparse oggi a San Vincenzo – conclude Riccucci – sono un chiaro e deprecabile riferimento che tocca vigliaccamente nel personale Nicola, a cui va la piena solidarietà mia e dell’intera maggioranza, non possono restare sotto silenzio. Spero che quanto accaduto serva a far aprire gli occhi sul clima che, con fin troppa leggerezza, va avanti a San Vincenzo e si possa riportare certi toni a quella che, nel caso, deve essere una sana e costruttiva critica politica. E non una caccia ad un nemico immaginario».
 

Vincenzo Tuvé: «Inaccettabile, ci vuole rispetto»

Più pesanti le parole di Vincenzo Tuvé, consigliere comunale, che punta il dito contro una campagna denigratoria non tanto verso gli argomenti o le azioni, ma rivolta alle persone stesse. 

«Sono sempre stato molto duro e molto critico con “quelli di prima”, non condividevo praticamente nulla di quello che facevano e da cittadino, non ho mai risparmiato critiche, anche pesanti – dice Tuvé –  Ma ormai da qualche tempo a questa parte, si è abbondantemente superato ogni limite, quella che dovrebbe essere una sacrosanta dialettica politica, anche dura, senza sconti, è diventata una vomitevole campagna denigratoria non tanto verso le azioni amministrative, quanto verso le persone».
 

Come maiali sui social

Qualche giorno fa anche una vignetta di satira politica era comparsa sui social. Anche in questo caso il protagonista sarebbe stato sempre l’assessore Nicola Bertini in veste di maiale. Una vignetta che ha come spunto il romanzo di Orwell, “La fattoria degli animali”. In questo romanzo, i maiali, guidati da Napoleone e Squealer, prendono il controllo della fattoria dopo la rivoluzione, tradendo gli ideali originari e instaurando una dittatura.

La narrazione mostra come i principi dell’animalismo, inizialmente nobili, vengano gradualmente corrotti dai maiali, che manipolano il linguaggio, distorcono la verità e giustificano le loro azioni. 

Il finale, con i maiali che diventano indistinguibili dagli umani, sottolinea l’eccessivo potere e la corruzione che possono portare alla distruzione degli ideali iniziali.

«Tutto questo è diventato insopportabile ed inaccettabile – continua Tuvé – Non ricordo di aver mai raffigurato gli amministratori del passato, ex sindaci o ex assessori, come maiali in vignette sui social. Non mi sarei mai permesso di fare una roba del genere. C’è un limite a tutto».
La vignetta
La vignetta
L’appello di Tuvé è quello di tornare a un confronto sano e costruttivo, lasciando fuori dalla politica la soggettività personale e le famiglie dell’amministrazione.

«Sono convinto che ogni singola azione di questa amministrazione – conclude Tuvé -, dal giorno in cui si è insediata, possa e debba essere oggetto di critiche e ci mancherebbe altro che non fosse così. Ma le persone, le loro famiglie, la loro dignità, la loro vita privata, andrebbero sempre lasciate fuori da questo ring. Auspico che si riporti tutto ad un sano confronto e che si abbassino decisamente i toni. Perché il clima sta diventando irrespirabile e pericoloso».

Bertini: «Solidarietà a chi ha bisogno della 104»

Anche lo stesso assessore Nicola Bertini interviene sulla vicenda.

«Penso soltanto – dice – che sia una delle molte squallide vicende di poca importanza in cui l’avversione per un amministratore si traduce nel dileggio verso dei principi fondamentali per la convivenza civile».

«Ho ricevuto tantissima solidarietà, ringrazio quella sincera».

«Qualche scelta sgradita ad alcuni»

«Si parla giustamente di clima di ostilità – dice ancora -, c’è chi fa di tutto perché si costruiscano queste condizioni, capisco che abbiamo fatto scelte importanti, sgradite ad alcuni. Mi preoccuperebbe il silenzio o il consenso di tutti. L’episodio, come ho avuto modo di dire, colpisce e offende più i molti cittadini che hanno necessità della 104 che me. La mia solidarietà va a loro».

 

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  • Collaboratrice di MaremmaOggi.Nel giornalismo non esistono sabati né domeniche, non c'è orario e neppure luogo. C'è passione, c'è talento. Il mio lavoro è il mio sorriso. Da sempre curiosa, amo il sapere: più apprendo più vorrei conoscere. Determinata o testarda? Dipende. Vivo di sogni e li realizzo tutti.

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