PIOMBINO. Non si ferma l’attacco del PD al sindaco di Piombino e all’assessore Vittorio Ceccarelli dopo la rissa avvenuta nello scorso fine settimana all’International Food Festival. Il Partito Democratico ritiene doveroso intervenire per ristabilire la verità e le responsabilità su quella che definiscono «mancanza di una sicurezza adeguata in città».
L’assessore, al momento, preferisce non commentare.
La legge: «Sindaco autorità di pubblica sicurezza»
L’analisi del Pd parte dalla legge.
In base all’articolo 54 del testo unico degli enti locali, il sindaco -spiegano – è autorità locale di pubblica sicurezza, con il compito di adottare ordinanze e misure preventive per la Tutela dell’incolumità pubblica e il decoro urbano.
La legge definisce anche la sicurezza urbana come bene pubblico da tutelare, attraverso interventi coordinati per migliorare la convivenza, e prevenire atti di micro criminalità, vandalismo, disagi giovanili e degrado.
«Assessorato alla sicurezza voluto dalla maggioranza»
«A Piombino – dicono in una nota i rappresentanti del Pd -, è stata la stessa maggioranza ad istituire un assessorato specifico alla sicurezza, per dimostrare che la tematica era prioritaria.
È dunque paradossale che oggi si neghi ogni responsabilità proprio da chi ha voluto accentrarla».
«Non si può prima alzare la bandiera della sicurezza e poi nascondersi dietro lo scaricabarile».
Le misure adottate non sono sufficienti
Per il Partito Democratico, le misure adottate dall’attuale amministrazione non sono state sufficienti: istituire le telecamere di sicurezza non basta. Anche le ordinanze servono, ma solo se c’è chi le fa rispettare e se sono inserite all’interno di una strategia più ampia.
Un segno di fallimento, quindi, quello delle misure imposte dall’amministrazione Ferrari. Il silenzio dell’assessore Ceccarelli, secondo il Pd, ne è la dimostrazione. Dal punto di vista del partito, da parte del Pd c’è sempre stata collaborazione e ricerca di soluzioni mentre da parte della destra si è verificato solo l’innalzamento di un muro.
Chi ha responsabilità, se le assuma
«Non ci interessa inseguire la logica del capro espiatorio – aggiungono -. Ma riteniamo inaccettabile che, dopo aver governato sei anni, la destra provi oggi a ritrarsi come se la sicurezza fosse un problema di altri. È ora che chi ha avuto la delega, i poteri e la responsabilità politica ammetta che qualcosa non ha funzionato».
«Non per subire processi – concludono -, ma per cambiare rotta. La città non può più permettersi una narrazione auto assolutoria. Servono azioni serie, concrete, condivise. Il Partito Democratico è pronto a fare la propria parte. Come sempre. Ma il primo passo è la verità».
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Collaboratrice di MaremmaOggi.Nel giornalismo non esistono sabati né domeniche, non c'è orario e neppure luogo. C'è passione, c'è talento. Il mio lavoro è il mio sorriso. Da sempre curiosa, amo il sapere: più apprendo più vorrei conoscere. Determinata o testarda? Dipende. Vivo di sogni e li realizzo tutti.
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