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In piazza per difendere Cardiologia e l’ospedale

Martedì 9 dicembre la protesta in piazza Cappelletti: il comitato e i sindaci temono un ridimensionamento di Cardiologia, l’Asl respinge le voci
L'ospedale Villamarina di Piombino
L’ospedale di Villamarina

PIOMBINO. Martedì 9 dicembre la città scende in piazza per la manifestazione organizzata dal comitato “Lasciateci nascere a Piombino” per chiedere garanzie sul futuro del reparto di cardiologia e, più in generale, dell’ospedale di Villamarina. Il ritrovo è fissato alle 15 in piazza Cappelletti.

L’iniziativa, guidata da Marida Leoni, punta a scongiurare un ulteriore indebolimento del presidio, che negli anni ha già visto la chiusura del punto nascita e la riduzione di vari servizi.

Il timore: attività ridotta a sole 12 ore

A far scattare l’allarme sono stati i sindaci della Val di Cornia, che nei giorni scorsi hanno segnalato la possibilità di una riduzione dell’attività cardiologica alle sole ore diurne, dalle 8 alle 20.
Secondo gli amministratori, una simile scelta metterebbe a rischio altri reparti fondamentali come chirurgia, ortopedia e rianimazione, che necessitano del supporto cardiologico h24.

«Chi si assumerebbe la responsabilità di operare un paziente senza una cardiologia attiva?», si chiede il comitato, che teme una progressiva perdita di funzioni dell’ospedale.

L’Asl smentisce, ma il comitato non si fida

L’Asl Toscana nord ovest ha negato qualsiasi progetto di riduzione dell’attività, definendo infondate le “voci” circolate.


Una posizione che però non ha convinto il comitato: Leoni ha ricordato come, negli anni precedenti alla chiusura del punto nascita, fossero arrivate più volte rassicurazioni poi smentite dai fatti.

Le preoccupazioni sono condivise anche da molte sigle sindacali, fra cui Uil Fpl e Cgil, e da cittadini e forze politiche di entrambi gli schieramenti.

Sindaci compatti: «Conseguenze gravissime per la Val di Cornia»

I cinque sindaci della Val di Cornia, in una nota diffusa il 27 novembre, hanno parlato di «informazioni confermate da più fonti» sulla possibile riorganizzazione della cardiologia, definendola un passo che porterebbe «alla progressiva perdita delle funzioni ospedaliere di Villamarina».

Una prospettiva che gli amministratori considerano «gravissima» per la salute di tutta la popolazione della Val di Cornia.

La protesta: attesa una grande partecipazione

La manifestazione punta a raccogliere cittadini da tutta la Val di Cornia, con l’obiettivo di chiedere il potenziamento – e non il ridimensionamento – dell’ospedale.
«Il diritto alla salute non si tocca», si legge nella locandina diffusa dal comitato.

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