Olio, via alla raccolta 2025, meno olive ma di alta qualità | MaremmaOggi Skip to content

Olio, via alla raccolta 2025, meno olive ma di alta qualità

Raccolta 2025, meno olive ma di alta qualità È iniziata la campagna anche in Maremma, e si va verso una buona produzione. La resa fra il 10 e il 14%
La raccolta delle olive è incominciata in Maremma
La raccolta delle olive è incominciata in Maremma

GROSSETO. Da qualche settimana ha preso il via la raccolta delle olive, forse in leggero anticipo rispetto al solito, anche a causa della “mosca” che ha messo in allerta molti produttori.

Da più parti, con i frantoi già in azione, i primi dati confermano che almeno in Maremma le olive ci sono, mentre per esempio nel resto della Toscana, dopo l’anno scorso da record, c’è chi dice che ci potrebbe essere un calo addirittura del 30% o forse più.

Addetti al lavoro per la raccolta delle olive

Chi ha il polso della situazione sono le cooperative, come l’Ota (Olivicoltori Toscani Associati) più di 8000 soci in tutta la regione con moltissimi frantoi e aziende, e l’Ol.Ma (Collegio Toscano degli olivicoltori) che vanta in Maremma un centinaio di soci.

I primi dati dai 10 ai 14 litri di olio al quintale

«La resa varia ovviamente da zona a zona – sottolineano dagli uffici dell’Ota di Grosseto – ma al momento le prime indicazioni confermano dai 10 ai 14 litri al quintale di olio. Certo è che il forte attacco della mosca ha creato problemi. In Toscana a Firenze, Arezzo e Siena per esempio ci potrebbe essere un calo significativo della produzione, proprio causa della tanta acqua che ha poi portato la “mosca. L’olio però sembra essere di alta qualità e la nostra volontà è quella di mantenere i prezzi dello scorso anno, sarebbe già un buon segnale».

Olivi carichi

Dopo l’ottima campagna del 2024 quella di quest’anno si annuncia “scarica”

«Siamo all’interno del classico ciclo biennale dell’olivo – ha spiegato Fabrizio Filippi, presidente dell’Olma e del Consorzio di tutela dell’olio extravergine toscano Igp – che alterna annate ricche a stagioni meno produttive. Ci si aspetta un’annata di questo tipo. E a preoccupare è la presenza diffusa della mosca olearia. In pratica si raccoglieranno meno olive, è certo, con la qualità dell’olio atteso che però promette molto bene».

I costi sono però un’altra grande preoccupazione del settore.

Dal gasolio per i mezzi agricoli ai prodotti per la difesa fitosanitaria, e per i produttori la sopravvivenza soprattutto per le piccole aziende olivicole, è davvero difficile. Il rischio è che molte realtà abbandonino le olivete, con una perdita non solo economica, ma anche culturale e paesaggistica. Serve investire sulla qualità.

I numeri del 2024 in Maremma

Nel 2024 la Maremma, che da sola rappresenta un quarto delle superfici olivicole della Toscana (oltre 21 mila ettari in produzione), ha realizzato 168 mila quintali di olive, in aumento rispetto ai 120 mila del 2023. Di questi, 22 mila quintali sono stati certificati come olio Igp Toscano.

Intanto, l’export dell’olio e dei grassi vegetali toscani non conosce ostacoli. 281 milioni di euro nel 2024, contro i 176 milioni del 2023. E il futuro vuole qualità, identità e sostenibilità.

La tabella: l’andamento della produzione negli ultimi anni

Anno Area Indicatore Valore (q o ha)
2024 Maremma Olive 168.000
2024 Maremma Olio Igp Toscano 22.000
2024 Toscana (IGP) Olio avviato a certificazione ~50.000
2023 Maremma Olive 120.000
2021 Provincia di Grosseto Olive 180.000
2021 Provincia di Grosseto Olio di oliva 20.000
2020 Provincia di Grosseto Olio di oliva 22.000
2021 Provincia di Grosseto Superficie olivata 19.690 ha

 

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