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Nuove nascite al rifugio di Mea, ma mancano gli aiuti

Gioia per le nuove nascite al rifugio di Mea, ma le sterilizzazioni sono insufficienti e i gatti aumentano. Servono più aiuti
Il rifugio di Mea, nel riquadro i nuovi nati con la mamma
Il rifugio di Mea, nel riquadro i nuovi nati con la mamma

PIOMBINO. Altre nascite allietano il rifugio di Mea, in località Asca, a Piombino, ma insieme al sorriso per i parti andati a buon fine e la salute dei nuovi nati, tra le volontarie dell’associazione c’è molta amarezza.

I gatti che arrivano al rifugio spontaneamente continuano ad aumentare, spesso portano i loro cuccioli in grembo e i posti limitati del rifugio sono ormai al completo. 

Il rifugio di Mea

L’associazione, che è nata sette anni fa, è un rifugio antispecista, portato avanti con passione e determinazione da cinque donne, che con cura ed amore si dedicano all’assistenza di gatti, cani ed altri animali bisognosi.

Nei giorni scorsi sono nati sei piccoli micetti, adesso saranno sottoposti alle cure della madre e del veterinario che procederà con gli esami del sangue e le vaccinazioni, per poi essere messi in adozione alle famiglie che vogliono un animale da compagnia e che rispettino i requisiti richiesti dall’iter di pre affido.

 

 
 
 
 
 
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«Ormai nel corso degli anni si è verificato un aumento dei gatti che spontaneamente vengono al rifugio – racconta la tesoriera dell’associazione, Deborah Camelli – Abito in campagna, per cui dai campi limitrofi vedo arrivare sotto casa sempre più randagi in cerca di cibo. Queste ultime due gatte sono arrivate con già in grembo i loro cuccioli, ormai in ritardo per una sterilizzazione, abbiamo atteso la nascita dei piccoli, avvenuta proprio in questi giorni. Una di loro era ancora cucciola lei stessa, per cui ha avuto bisogno del cesareo, altrimenti non sarebbe riuscita a darli alla luce da sola».

Cani, gatti e non solo

«Non abbiamo solo gatti, siamo un rifugio antispecista, per cui ospitiamo qualsiasi animale abbia bisogno. Abbiamo le pecore, gli asini, il ciuchino, i maiali, le cavie e i cani.

Molti i problemi riscontrati nel corso del tempo dall’associazione: le sterilizzazioni gratuite fornite dall’Asl non sono sufficienti mentre i gatti continuano ad aumentare.

«Per quanto riguarda i gatti un problema che riscontriamo più frequentemente è un esubero di animali non sterilizzati, soprattutto nelle campagne. Riproducendosi di continuo, è un difficile riuscire a  mantenere un contenimento. Inoltre, le sterilizzazioni che vengono gratuitamente erogate dalla Asl sono insufficienti a fronte del numero esorbitante delle richieste. In più, a causa dell’emergenza sanitaria sui caprini, l’Asl ha dovuto interrompere le sterilizzazioni, che quindi sono state a carico nostro».

Spese ingenti, posti al completo e pochi volontari

Uno dei cani del rifugio
Uno dei cani del rifugio

«Una spesa insostenibile per noi – continua Deborah – perché oltre a quello, dobbiamo mandare avanti il rifugio. L’unica possibilità che abbiamo per contenere l’aumento dei randagi, però, è sterilizzare il più possibile».

Cinque volontarie dell’associazione che quotidianamente si dedicano con costanza alla cura dei loro animali, tanti sono in adozione e il loro impegno è rivolto nella ricerca di famiglie accoglienti che possano offrire una casa ai piccoli rifugiati.

Le pecore del rifugio di Mea
Le pecore del rifugio di Mea

«Noi siamo in cinque, ma abbiamo anche altre due volontarie e una collaborazione con il tribunale di Livorno per coloro che devono svolgere i lavori di pubblica utilità. Ogni aiuto è ben accetto, sia fisico che economico, sia con donazioni di pappe per i cuccioli o venendoci personalmente a dare una mano con il rifugio. Stiamo cercando di organizzare in estate delle settimane aperte ai volontari, compatibilmente con quelle che sono le restrizioni che abbiamo: non possiamo far entrare troppe persone, perché si potrebbero veicolare virus e batteri pericolosi per i nostri animali. Ci piacerebbe tuttavia poterci aprire ai volontari maggiormente, per il bene collettivo del rifugio, compatibilmente a quelle che sono le normative igienico sanitarie imposte dalla asl e dal ministero». 

Tutti i riferimenti possono essere trovati sulla pagina Fb Il rifugio di Mea, per le donazioni è possibile inviare in beneficenza all’ iban IT47D0303270720010000175085, oppure tramite Timing, si può versare un euro al mese per sostenere le spese dell’associazione.

Autore

  • Collaboratrice di MaremmaOggi.Nel giornalismo non esistono sabati né domeniche, non c'è orario e neppure luogo. C'è passione, c'è talento. Il mio lavoro è il mio sorriso. Da sempre curiosa, amo il sapere: più apprendo più vorrei conoscere. Determinata o testarda? Dipende. Vivo di sogni e li realizzo tutti.

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