Morti sul lavoro: Grosseto maglia nera | MaremmaOggi Skip to content

Morti sul lavoro: Grosseto maglia nera

In Toscana cresce l’allarme per gli infortuni mortali sul lavoro: la bassa Maremma tra le zone più a rischio
La mappa della Toscana secondo l'osservatorio Vega
La mappa della Toscana secondo l’osservatorio sicurezza Vega

GROSSETO. L’osservatorio sicurezza Vega di Mestre ha pubblicato la nuova mappatura del rischio infortunistico in Italia, individuando le province più fragili sul fronte della sicurezza sul lavoro. L’inizio del 2025 ha visto la Toscana in zona bianca a gennaio, per poi oscillare fra zona gialla e arancione, con un indice di mortalità pari a 21 decessi ogni milione di occupati.

Un andamento altalenante che conferma come la sicurezza resti una criticità irrisolta. La provincia di Grosseto si posiziona al terzo posto in Toscana per incidenza di mortalità (30,3), subito dopo Massa Carrara (37,1) e Pistoia (32,6).

«Secondo i dati aggiornati ad agosto 2025, la Toscana registra un’incidenza di mortalità sul lavoro pari a 21 decessi ogni milione di occupati, superiore alla media nazionale di 20,6, tornando così in zona arancione – spiega Mauro Rossato, presidente dell’osservatorio sicurezza e ambiente Vega – La sicurezza non può mai considerarsi un obiettivo raggiunto, ma un impegno quotidiano che richiede formazione, controllo e consapevolezza continua».

Il rischio di morte sul lavoro provincia per provincia

La lista in termini d’incidenza di mortalità non è molto rassicurante per la provincia di Grosseto che si piazza terza, dopo Massa Carrara (37,1) e Pistoia (32,6). Al quarto posto si posiziona il livornese (28,4) e poi Arezzo (26,6). Si posizionano in zona gialla Lucca (17,5), Firenze (17) e Prato (15,8). L’unica provincia in zona bianca risulta Pisa (5,4).

In termini assoluti, considerando sia gli infortuni mortali nel tragitto casa lavoro che quelli in occasione di lavoro, la maglia nera spetta a Firenze (10 vittime), seguita da Livorno (7), Arezzo e Pistoia (6), Lucca (4), Grosseto, Massa-Carrara, Prato e Siena (3) e Pisa (2).

Da gennaio ad agosto 2025, il settore manifatturiero registra il maggior numero di denunce di infortunio (3.367 casi), seguito da edilizia (2.326).

A infortunarsi di più sarebbero gli uomini, con 16.382 casi nel 2025, dai 45 ai 64 anni. Per le donne i numeri di infortuni sono 8.715. Mentre gli incidenti mortali sono stati 33 per gli uomini e 2 per le donne in tutta la regione.

La zonizzazione utilizzata dall’osservatorio sicurezza e ambiente Vega engineering dipinge il rischio infortunistico nelle regioni italiane secondo una scala di colori: bianco per le regioni con un’incidenza infortunistica inferiore al 75% dell’incidenza media nazionale, giallo assegnato alle regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il 75% dell’incidenza media nazionale e il valore medio nazionale, arancione per i territori che hanno un’incidenza infortunistica compresa tra il valore medio nazionale e il 125% dell’incidenza media nazionale e rosso per le regioni con un’incidenza infortunistica superiore al 125% dell’incidenza media nazionale.

Autore

Riproduzione riservata ©

pubblicità

Condividi su

Articoli correlati

© 2021 PARMEDIA SRL – Via Cesare Battisti 85, 58100 – Grosseto – P.I.V.A. 01697040531
Tutti i diritti riservati.