PIOMBINO. Un parcheggio a Piombino, frequentato da genitori di bambini che vanno all’asilo, si trasforma in un vero e proprio incubo al mattino. Auto intrappolate da camion che utilizzano un attacco idrico e un divieto di sosta illeggibile creano disagi quotidiani. La situazione, segnalata dai genitori, è un problema anche per gli operatori, che evidenziano rischi ben più gravi legati all’accessibilità in caso di emergenza.
Il disagio
A Piombino c’è un parcheggio dove c’è un attacco per l’acqua e un divieto di sosta che non si vede.
Un problema segnalato dai genitori, ma lo stesso problema è fortemente sentito anche da alcuni operatori che fanno presenti le loro impressioni.

Un disagio non di poco conto quello che si verifica al mattino al parcheggio sopra ai giardini del parco 8 marzo, utilizzato dai genitori che accompagnano i loro figli negli asili nidi e materne presenti lungo la via.
Dopo aver lasciato i bambini nei vari plessi, i genitori segnalano che spesso al ritorno verso le proprie auto, queste rimangono intrappolate dai camion che devono servirsi dell’attacco idrico per poter svolgere i loro lavori.
«La mattina tra le 8 e le 9, orario d’entrata dei bambini, e tra le 15.30 e le 16, il parcheggio è sempre pieno – fa notare un genitore – perché tutti, mamme e babbi, ne usufruiscono. A volte riusciamo a rimanere incastrati anche tra di noi, proprio perché il parcheggio è frequentatissimo negli orari di punta. L’altro giorno la mia auto è rimasta chiusa tra il muretto e un camion di auto-spurgo».
In un punto sul lato della strada, infatti, c’è un attacco.
Il divieto che non si vede

«Ho chiesto all’operatore se gentilmente poteva spostare il camion per riuscire a farmi uscire, insieme alla mia c’erano anche altre macchine – continua il genitore – Così come accade tutti i giorni. Anche perché subito dopo aver accompagnato i nostri figli molti di noi devono scappare al lavoro e non possiamo aspettare che terminino i lavori. L’operatore, fortunatamente, ha cortesemente spostato il suo mezzo, ma mi ha anche detto che c’era un divieto di sosta. Ho guardato, ma di cartelli non ne vedevo. Per cui ho chiesto spiegazioni e mi ha detto che il divieto di parcheggio era scritto sopra il casottino che contiene l’attacco».
Il divieto, in effetti, c’è ma è impossibile da leggere, scritto con una vernice bianca, ormai sbiadita. Quindi, o sai che lì non puoi sostare o il divieto non lo noti.
La protesta degli operatori
Il disagio è sentito anche dagli operatori che si servono di quell’attacco idrico.

«Ogni volta troviamo le auto parcheggiate all’interno di tutta la piazzetta – dicono gli operatori – Anche per noi è un problema perché non riusciamo ad avvicinarci con il camion per effettuare gli spurghi».
Ma fanno presente anche un problema ben più grave.
«Ipotizziamo, per un attimo, che ci sia un incendio e che i vigili del fuoco abbiano la necessità di servirsi di quell’attacco e non riuscissero ad accedervi a causa delle auto parcheggiate davanti».
Gli operatori, in effetti, hanno ragione, hanno segnalato un problema che va oltre le manovre più semplici e potrebbe portare a conseguenze ben più gravi in caso di emergenza.
Forse un cartello in bella vista sarebbe necessario.
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Collaboratrice di MaremmaOggi.Nel giornalismo non esistono sabati né domeniche, non c'è orario e neppure luogo. C'è passione, c'è talento. Il mio lavoro è il mio sorriso. Da sempre curiosa, amo il sapere: più apprendo più vorrei conoscere. Determinata o testarda? Dipende. Vivo di sogni e li realizzo tutti.
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