CASTAGNETO CARDUCCI. Continuano le ricerche di Gully, il cane scomparso nel pomeriggio del 10 febbraio scorso a Marina di Castagneto Carducci e mai più rintracciato. La proprietaria, Elena Antonelli, continua in modo esasperato le ricerche del suo labrador da compagnia.
Un cane che per lei è molto più di un semplice animale. Gully non era solo funzionale come pet teraphy, per Elena era tutta la sua vita, e lo è ancora, motivo per cui non si arrende e continua incessantemente le ricerche.
La storia di Gully
Il 10 febbraio, Elena Antonelli si è assentata per pochissimi minuti per rientrare in casa e prendere l’occorrente per la passeggiata, dal momento che la giornata era piovosa. Così, ha lasciato il suo cane nel cortile da solo. Al suo ritorno, Gully non c’era più. Quello che ha visto era il cancello, socchiuso.
Immediatamente sono partite le ricerche e sono stati interpellati anche i mezzi stampa, tra cui Mediaset. La ricerca del cane è stata da subito intensa, numerosi gli appelli fatti in ogni modo possibile, dai social alla tv.
«Inizialmente penso che sia scappato momentaneamente da solo nella corte della casa, ma non lo vedevo – scrive la proprietaria sui social – Ho pensato che avrebbe fatto un giro per poi tornare. È la mia ombra, per cui la sua girata so che sarebbe durata poco perché conoscendo perfettamente la strada di casa, sarebbe tornato alla sua amata dimora. Ma ciò non è avvenuto. Ho atteso circa mezz’ora prima che mi allarmassi e partissi disperatamente alla sua ricerca per tutto il paese di Marina di Castagneto e Donoratico».

«Gully è stato rapito»
Tutto ciò che era in suo potere la proprietaria per ritrovare il suo compagno di vita lo ha fatto, ma non è bastato. Ad oggi di Gully non c’è alcuna traccia. Grazie all’intervento dei detective e delle unità cinofile si è capito che il cane però non è scappato, ma che era stato rapito. Su Gully c’è una ricompensa, anche onerosa, per cui la famiglia chiede con tutta l’anima che Gully sia restituito alla legittima proprietaria.
Non importa altro, solo che Gully torni a casa.
«Immediatamente ci siamo attivati con i pet detective, volontari che con tutto il loro cuore hanno iniziato a cercarlo e continuano tuttora a farlo senza alcuna sosta o sospiro, come se Gully fosse anche di loro – racconta Elena – Battute di ricerca ovunque, dal litorale alle campagne, con droni e anche volantinaggio su tutta la costa, ma anche nell’entroterra».
Il rapimento dimostrato dai cani molecolari
«Nel corso delle ricerche ci siamo voluti, come famiglia, completamente addolorati e lacerati ogni attimo sempre di più, avvalere dell’intervento su chiamata dell’unità cinofila del Trentino – spiega la donna – che con i loro preziosissimi cani molecolari, fortemente addestrati per tali casistiche, Clay e Sole, hanno provato scientificamente che il nostro Gully è stato prelevato, e quindi preso, rapito».
Ad Elena però i motivi non interessano, l’unica cosa che spera è ritrovare il suo cane.

«Gully è stato preso, non c’è dubbio. Chiedo con tutto il cuore che il nostro Gully , a chiunque lo abbia preso, anche senza malafede, di riaverlo – dice ancora – Non ci importa assolutamente niente dei motivi. Non tanto per ragioni che interessano il mio stato psicofisico, ma per l’immenso amore che proviamo per lui e lui prova per noi. Adesso non sono io che ho bisogno di Gully, ma è Gully che ha bisogno di noi. Gully è vivo ed è nelle mani di qualcuno a cui vorremo chiedere, implorando, di ridarcelo».
La ricompensa e la richiesta di aiuto
«C’è un’alta ricompensa per chiunque ce lo riporti. Non importa chi, non importa dove. Quello che chiediamo – conclude la proprietaria – è semplicemente di averlo tra le nostre braccia perché io e lui non viviamo senza l’altro. Non chiedo altro, giuro, dalla vita. Sono costernata, prosciugata, disperata – scrive ancora – È una richiesta di aiuto, sperando nella buona coscienza di qualsiasi essere umano. Gully ha già dei padroni, faremo di tutto se volete per aiutarvi alla ricerca di altri compagni, ma noi abbiamo bisogno di riaverlo in famiglia. Vi prego, con tutta me stessa. La sua “mamma”».

Nel caso in cui Gully venisse avvistato è possibile chiamare il numero 3486001385 o le forze dell’ordine di Donoratico con cui la proprietaria sta collaborando insieme alle unità cinofile di ricerca animali.
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Collaboratrice di MaremmaOggi.Nel giornalismo non esistono sabati né domeniche, non c'è orario e neppure luogo. C'è passione, c'è talento. Il mio lavoro è il mio sorriso. Da sempre curiosa, amo il sapere: più apprendo più vorrei conoscere. Determinata o testarda? Dipende. Vivo di sogni e li realizzo tutti.
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