CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. Il coltello da pescatore a serramanico portato in classe da uno studente e poi “appoggiato” alla gola di un compagno scuote il paese. A Castiglione non si parla d’altro.

Molti genitori sono, comprensibilmente, allarmati. Qualcuno pensa anche di trasferire i figli a Grosseto. Mentre la famiglia del ragazzo bullizzato fa quadrato intorno al ragazzino, molto scosso.

Ma ad essere profondamente arrabbiata è la sindaca Elena Nappi che, fra l’altro, ha anche la delega all’istruzione. E, come lei, il comandante della stazione dei carabinieri che, già questa mattina, mercoledì 19, ha convocato la preside, Daniela Bilgini, appena rientrata da alcuni giorni di ferie.

Intanto la scuola, in una nota inviata alla redazione, parla, a proposito del nostro articolo, di «ricostruzione non corretta».

Nappi: «La scuola non ha chiamato né me, né i carabinieri»

«Non è possibile che una cosa di questo genere io la venga a sapere dai giornali – dice Elena Nappi -. Sono furiosa con la scuola, che pensava di tenere tutto sotto traccia, di nascondere la polvere sotto al tappeto. Non una telefonata mi è stata fatta e neppure sono stati avvertiti i carabinieri. Però è stata convocata un’assemblea, per parlarne internamente. Non è accettabile».

E mentre un’insegnante ha definito «un fatto gravissimo» quello successo in classe, la sindaca chiede risposte.

«Pretendo risposte, sono amareggiata»

«Come amministrazione siamo sempre vicini alla scuola, alla nostra scuola. Ne abbiamo difeso l’autonomia, siamo sempre pronti a sostenerla e a capire. Siamo sempre stati costruttivi. È un mondo che conosco bene e ci tengo particolarmente (la Nappi è insegnante, ndr)»

«Purtroppo certe cose possono accadere, anche se non dovrebbero accadere, e questo caso non è l’unico negli ultimi tempi, ce ne sono stati altri di casi di bullismo, magari meno gravi, qui e anche a Marina (che dipende da Castiglione, ndr), ma io pretendo di essere avvertita. Non mi piace questa omertà. Che poi non ha senso in un paese dove tutti sanno tutto: ma le voci lasciano il tempo che trovano, io come sindaca devo avere una comunicazione ufficiale da chi è preposto all’educazione e, anche, alla sicurezza dei nostri figli».

E stamani la preside andrà dai carabinieri. «Chiederò di essere presente. Sono amareggiata e voglio risposte. Per me e per il paese».

La preside chiarirà ai carabinieri

Adesso che, nonostante le mancate comunicazioni da parte della scuola alle autorità, la vicenda è emersa e che è stata convocata la preside dai carabinieri, sarà lei stessa a dare la sua versione sull’accaduto. Queste le sue parole nella lettera inviata alla nostra redazione.

«In riferimento all’articolo dal titolo “Coltello alla gola al compagno di classe delle medie”, pubblicato sul vostro sito online nella serata di ieri, nonché anche in modalità cartacea sul giornale da lei diretto (noi non siamo sulla carta, ndr), la presente per smentire la circostanza che un alunno di questo istituto avrebbe puntato un coltello alla gola di un compagno. Tale accadimento non risulta a vero ed è una ricostruzione non corretta. Null’altro si può aggiungere sia perché trattasi di minori sia perché vi sono accertamenti in corso da parte della competente autorità procedente».