GROSSETO. Chiude la storica libreria Palomar, sotto ai portici di piazza Dante, dopo circa quasi quarant’anni di attività.  

«La chiusura della Palomar rappresenta una ferita profonda per Grosseto e per l’intera comunità maremmana – dice Marco Simiani, deputato e capogruppo Pd in commissione ambiente alla camera – Non parliamo soltanto della fine di un’attività commerciale, ma della perdita di un luogo unico che per quasi negli anni è stato simbolo di cultura, socialità e confronto».

La chiusura della libreria

In quasi quarant’anni di attività sono tante le storie che possono raccontare Monica Volpi e Massimo Mariotti, i titolari della Palomar. 

«La Palomar non era una libreria come le altre, ma un presidio di democrazia, un rifugio, una seconda casa per tanti cittadini. Ha dato lustro al centro storico – dice Simiani – E oggi più che mai la chiusura di questa storica libreria indipendente ci deve far riflettere sulla crisi che stanno vivendo i centri cittadini come quello di Grosseto, una crisi che rischia di minarne il futuro».

Da sempre Monica e Massimo hanno portato il loro contributo alla città, organizzando eventi con ospiti importanti, fra presentazione di libri e musica dal vivo.

«Il mio ringraziamento va a Massimo Mariotti e Monica Volpi, che con passione e dedizione hanno reso la Palomar uno spazio irripetibile e vivo per decenni. Come hanno detto loro stessi, non è un addio ma un arrivederci – dice Simiani – Lo speriamo in tanti, a Grosseto e non solo, perché la Palomar ha richiamato lettori e ospiti anche da molto lontano. Da questa chiusura, seppur amara, può nascere qualcosa di nuovo, perché è vero che nulla si distrugge, ma tutto si trasforma, la Palomar in tutti questi anni ce lo ha insegnato».