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Class action contro Booking, operatori sul piede di guerra

Federalberghi illustra agli associati dove e in che modo partecipare all’azione collettiva contro il colosso delle prenotazioni online
Da sinistra l'avv. Federica Bonafaccia, il segretario di Federalberghi Pierpaolo Carpenetti e il presidente Maurizio Parrini
Da sinistra l’avv. Federica Bonafaccia, il segretario di Federalberghi Pierpaolo Carpenetti e il presidente Maurizio Parrini

GROSSETO. Nell’assemblea annuale della Federalberghi provinciale, che si è svolta alla fine del mese scorso, i 180 associati hanno deciso di serrare le fila schierandosi nella “class action” contro il colosso Booking.com

L’Europa condanna Booking.com

Ad illustrare durante l’assemblea l’euro-controversia, l’avvocata Federica Bonfaccia, responsabile del servizio legale e tributario della Federalberghi nazionale.

«Con la sentenza della Corte di Giustizia Europea del 19 settembre 2024 (causa C-264/23) è stato stabilito che il “mostro sacro” delle prenotazioni online ha infranto le direttive UE in merito alla parità tariffaria (parity rate). L’OTA più famoso al mondo non ha inteso intraprendere una concorrenza leale in fatto di prenotazioni, tant’è che negli ultimi vent’anni queste clausole hanno posto gli hotel italiani in una posizione di notevole svantaggio, impedendo loro la concorrenza sui prezzi tra Booking.com e le altre piattaforme online (OTA) e gonfiando le commissioni pagate agli hotel.

Non da meno le stesse clausole hanno anche impedito alle stesse imprese di offrire prezzi e disponibilità migliori sui propri siti web, limitando quindi le vendite dirette e l’autonomia gestionale e causando a sua volta un danno finanziario significativo. Ora sarà possibile recuperare una parte significativa delle commissioni pagate a Booking.com nel periodo che va dal 2004 al 2024 oltre agli interessi».

«Questa è una grande svolta per il comparto degli albergatori italiani – commenta il presidente di Federalberghi Maurizio Parrini – siamo felici e soddisfatti di veder riconosciuta quella che era una vera prepotenza. Adesso, con questa sentenza, gli operatori turistici potranno difendere i propri diritti, sostenendo contemporaneamente un mercato online più equo».

Sono 25 i Paesi aderenti all’azione legale

Federalberghi insieme a HOTREC (confederazione europea delle imprese alberghiere e della ristorazione) e alle associazioni nazionali degli albergatori di altri 25 Paesi europei, sosterrà un’azione legale collettiva panaeuropea contro Booking.com. L’azione legale è coordinata dalla fondazione Hotel Claims Alliance e sarà portata davanti ai tribunali dei Paesi Bassi, consentendo un approccio unificato ed efficiente all’esecuzione in tutta Europa. L’azione è sostenuta dalle associazioni nazionali degli albergatori di Austria, Belgio, Croazia, Cipro, Rep. Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia e Svizzera. In Italia il caso è seguito e gestito da un team di giuristi ed economisti di grande e riconosciuta esperienza nel campo della concorrenza e che hanno già riscosso la sentenza favorevole del 24 settembre scorso.

Si stima che, attraverso tale azione, le imprese potrebbero recuperare almeno un 30% delle commissioni pagate a Booking.com tra il 2004 e il 2024. L’adesione avverrà su base individuale e volontaria mediante il sito internet https://www.mybookingclaim.com/

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  • Collaboratrice di MaremmaOggi. Il turismo e l'accoglienza sono nel dna familiare, ma scrivere è l'essenza di me stessa. La penna mi ha accompagnato in ogni fase e continua a farlo ovunque ce ne sia la possibilità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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