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Autopsia per Marco Danti, il sub morto alle Formiche: indagato compagno d’immersione

Oggi l’esame sul corpo del 32enne di Lerici, morto durante un’immersione: indagato un sub, atto dovuto per consentire la perizia
Marco Danti

GROSSETO. È prevista per oggi, giovedì 16 ottobre, l’autopsia sul corpo di Marco Danti, medico anestesista di 32 anni originario di Lerici, trovato senza vita dopo un’immersione alle Formiche di Grosseto.
L’incarico per l’esame è stato affidato al professor Mario Gabbrielli, che opererà insieme a un consulente nominato dal sostituto procuratore Carmine Nuzzo, titolare delle indagini.

L’obiettivo dell’autopsia è stabilire le cause del decesso e chiarire cosa sia accaduto nei momenti in cui il giovane ha perso la vita, durante una delle immersioni organizzate nel fine settimana.

Un sub tra gli indagati: è un atto dovuto

La Procura ha iscritto nel registro degli indagati un compagno di immersione di Danti. Un atto dovuto,  per permettere la presenza di un consulente di parte durante gli accertamenti medico-legali. 

Dopo gli esami autoptici, la magistratura potrà concedere il nulla osta alla sepoltura del giovane medico, che lavorava all’ospedale di La Spezia.

Il medico spezzino e la passione per il mare

Danti era socio della Lerici Sub ASD e sabato 11 ottobre aveva raggiunto Castiglione della Pescaia con un gruppo di amici per un’immersione alle Formiche di Grosseto, una zona molto frequentata dai sub di tutta Italia.
Durante l’immersione, i suoi compagni lo hanno perso di vista. Dopo i primi tentativi di ricerca, è scattato l’allarme e la Capitaneria di porto di Porto Santo Stefano ha coordinato le operazioni, con il supporto dei vigili del fuoco e dei sommozzatori di Livorno, arrivati in elicottero dal nucleo di Arezzo.

Nel pomeriggio, le apparecchiature subacquee della Guardia costiera hanno individuato un corpo a circa 60 metri di profondità: era quello di Marco Danti. La salma è stata recuperata e trasferita all’obitorio di Grosseto.

Il cordoglio di Lerici

La notizia della sua morte ha sconvolto la comunità di Lerici, dove Danti era molto conosciuto e stimato.
La Pubblica assistenza lo ha ricordato con un messaggio:

«Abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo come una persona squisita e un medico preparato, sempre disponibile ad aiutarci con passione nelle attività di guardia medica e nelle campagne vaccinali».

Anche gli amici e i compagni di pallanuoto lo hanno ricordato con affetto: un giovane medico brillante e gentile, la cui scomparsa lascia un vuoto profondo tra colleghi, amici e concittadini.

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