Anziano picchiato dalla moglie. Si va a processo | MaremmaOggi Skip to content

Anziano picchiato dalla moglie. Si va a processo

È stata fissata la data per l’udienza preliminare. L’accuse per la 53enne sono di lesioni personali aggravate e di maltrattamenti contro familiari
L’aula del Gup del tribunale di Grosseto

GROSSETO. È stato picchiato mentre era rannicchiato in terra, vicino al divano. Ma quello non è stato l’unico episodio di violenza che ha vissuto un anziano di 80 anni, difeso dall’avvocato Giacomo Di Candia del foro di Lecce. Dopo il rinvio a giudizio la giudice Ludovica Monachesi ha fissato la data per l’udienza preliminare.

Le accuse contro la donna, difesa dall’avvocato Marco Biagioli, sono di lesioni personali aggravate e di maltrattamenti contro familiari. Lei, una 53enne che vive a Grosseto, era stata arrestata dai carabinieri di Grosseto lo scorso 14 di febbraio per aver violato l’ordine di non avvicinamento del giudice: verso le 12 si era fatta trovare dentro l’abitazione, sostenendo di dover prendere delle cose e di doversi prendere cura della madre e del marito

Un racconto che non ha convinto il giudice Marco Bilisari, che aveva convalidato l’arresto della donna e le aveva imposto il divieto di dimora nel comune di Grosseto

Maltrattato e picchiato dalla moglie

La loro era colma di violenze fisiche e verbali verso l’ottantenne. Secondo i racconti dell’uomo, la donna, negli ultimi 6 anni di relazione, beveva e poi iniziava ad insistere per avere dei soldi ed essere inserita nel testamento per prendere una parte dell’eredità dell’uomo. Poi partiva l’aggressione.

Continue botte che hanno portato l’uomo a sporgere denuncia verso la donna. E, quindi, a un divieto di avvicinamento e contatto per la 53enne, che più volte ha violato.

Una volta lo ha picchiato mentre era rannicchiato in terra vicino al divano. Le violenze sono testimoniate da delle foto in possesso dei carabinieri di Grosseto

La donna era stata arrestata lo scorso febbraio, perché era entrata in casa e aveva buttato fuori il marito, che riuscì a contattare un amico di Brescia, che ha chiamato subito i carabinieri

La donna in aula si era difesa sostenendo che: «Nella casa coniugale ci sono due persone anziane che hanno bisogno di cure e io volevo aiutarle – aveva detto al giudice Bilisari – Lui voleva anche ritirare le denunce». Un racconto totalmente diverso da quello dell’uomo, che sostiene anche che la 53enne lo aveva costretto anche ad accettare sua madre in casa, nonostante lui fosse contrario

L’udienza preliminare

Il pubblico ministero aveva avanzato al giudice delle indagini preliminari Giuseppe Coniglio la richiesta di revoca della misura cautelare lo scorso luglio. Una richiesta rigettata dal gip. Pertanto tutt’oggi sulla donna pende l’obbligo del divieto di dimora nel comune di Grosseto e il divieto di avvicinamento all’ottantenne. La donna ha collezionato anche un ammonimento dal questore di Grosseto

Il pubblico ministero Carmine Nuzzo ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio, una richiesta che il Gip ha accolto. E la giudice per l’udienza preliminare Ludovica Monachesi ha fissato la data per l’udienza preliminare il 6 novembre.

Per chiunque fosse vittima di maltrattamenti domestici o violenza fisica il numero da chiamare è il 1522. Gli operatori hanno anche una chat attiva a tutte le ore del giorno e della notte, per accedervi basta CLICCARE QUI.

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