RIOTORTO. Il prossimo 28 maggio verranno battuti all’asta i terreni, le vigne, la cantina e la casa padronale della tenuta di Vignale, l’azienda che ha fatto la storia della frazione di Riotorto. Una vendita importante – per quasi 5 milioni di euro in totale – che chiude un capitolo lungo e importante della frazione di Piombino, e che segna in qualche modo anche il crollo dell’impero dei Figoli des Geneys, la famiglia che dalla fine dell’Ottocento ha gestito quei possedimenti oggi divisi tra molte proprietà diverse.
La storia della tenuta di Vignale
Fino alla metà del Novecento il patrimonio fondiario di Vignale si estendeva per oltre 6mila ettari, occupando gran parte dei territori a sud di Piombino, compresa la bellissima Torre Mozza, proprio al confine con Follonica.
A gestire il patrimonio era la famiglia pisana dei Franceschi che per motivi ereditari nel 1878 divise in due parti i possedimenti. Una parte di questi venne acquistata nel 1839 dal conte Eugenio Figoli di Geneys, facoltoso senatore della Repubblica originario di Genova.
L’altra parte passò invece per successione ereditaria ai conti Giuli Rosselmini Gualandi, anch’essi pisani. Alla fine del secolo scorso le terre risultavano ancora di proprietà di queste due famiglie, anche se le dimensioni delle tenute si sono progressivamente ridotte: a cambiare le carte sono state le guerre e gli espropri dell’ente Maremma.
Nel Novecento la tenuta di Vignale diventa in poco tempo il vero motore economico del territorio, tanto che la stazione di Vignale Riotorto viene costruita proprio per sostenere i traffici dell’azienda, e non manca una pionieristica centralina telefonica per mettere in comunicazione i poderi.
Dalla fortuna alle vendite all’asta
Dai primi anni Duemila la proprietà è stata segnata da numerose aste giudiziarie, la più nota è sicuramente quella del 2011 che ha riguardato la vendita di Torre Mozza per un milione e 180mila euro ad una società di Venturina. Che ci ha realizzato un resort con ristorante.
Sono poi seguite le vendita dell’area dell’ex campeggio di Torre Mozza, fino ai poderi Bella Vista, il Castello e Poggio alle Forche. Possedimenti di prestigio messi all’asta per oltre 10 milioni di euro. L’asta del prossimo 28 maggio, che interesserà molti beni della tenuta di Vignale, chiude quindi un importante capitolo della storia del territorio.
I dettagli dell’asta

L’asta per i possedimenti di Vignale sarà battuta il prossimo 28 maggio alle 10 in modalità asincrona telematica. Saranno battute più aste – 11 in totale – divise tra la cantina, i vigneti, i terreni e la casa padronale. In totale la vendita ha un valore di 4milioni e 800 mila euro.
L’asta della cantina partirà da una base di 1 milione e 100 mila euro. La cantina comprende le sale per la fermentazione, conservazione e l’invecchiamento del vino e i locali per l’imbottigliamento, l’etichettatura, il confezionamento e la vendita del prodotto. C’è poi il vecchio frantoio ora non più in uso, alcuni magazzini e una falegnameria.

Autore
-
nasce dall'idea di Guido Fiorini e Francesca Gori Notizie in tempo reale, turismo, economia, sport, enogastronomia, ambiente, informazione MaremmaOggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli