GROSSETO. «Il 12 e 13 ottobre si sceglie tra due mondi diversi», lo dice chiaro Alessandro Tomasi.
Questa mattina, domenica 28, al Caffè Carducci di Grosseto, Alessandro Tomasi – sindaco di Pistoia e candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Toscana – ha incontrato cittadini, sostenitori e giornalisti. A introdurlo è stata la senatrice Simona Petrucci (Fratelli d’Italia), seguita dagli interventi dei rappresentanti delle liste che compongono la coalizione: Forza Italia, Noi Moderati, la lista civica È ora e la Lega.
Ognuno ha sottolineato i temi centrali della campagna elettorale: sanità, agricoltura, sicurezza, infrastrutture e sostegno al mondo produttivo.

Tomasi: «Una coalizione compatta per cambiare la Toscana»
Tomasi ha esordito ringraziando i partiti e le liste civiche che lo sostengono, definendoli «una coalizione storica, compatta e con un’offerta politica completa». Ha poi ricordato che il 12 e 13 ottobre i toscani saranno chiamati a scegliere il futuro della Regione:
«Sono due mondi differenti: da una parte la speranza e la voglia di cambiare, dall’altra la conservazione del potere e delle poltrone».
Secondo il candidato, questi ultimi quindici giorni di campagna elettorale saranno cruciali per sensibilizzare i cittadini sull’importanza del voto.
Sanità: «Difendere il pubblico dialogando con il privato»
Uno dei temi principali affrontati da Tomasi è stato quello della sanità. Il sindaco di Pistoia ha evidenziato la necessità di un approccio che sappia integrare pubblico e privato:
«La sanità pubblica va difesa, ma deve dialogare con il privato. Se non lo facciamo, rischiamo di perdere reparti, ospedali e servizi fondamentali, soprattutto nelle aree più disagiate».
L’obiettivo, secondo Tomasi, è dare risposte concrete a una popolazione che invecchia e a un sistema sanitario che rischia di non reggere senza una riorganizzazione.
Agricoltura e imprese: «Aiutare chi lavora e investe sul territorio»
Altro tema centrale è stato quello dell’agricoltura, definita dal candidato «la vera ricchezza della Toscana». Tomasi ha denunciato la difficoltà per le piccole aziende ad accedere ai bandi europei e regionali, spesso troppo complessi e onerosi:
«Non possiamo lasciare indietro chi mantiene vivi i nostri campi, i nostri olivi, i nostri vigneti. Serve semplificazione burocratica, accesso ai fondi e un piano regionale per l’acqua, la risorsa più preziosa per il futuro».
Ha inoltre ribadito la necessità di ricambio generazionale nelle imprese agricole e di un sostegno concreto all’imprenditoria giovanile.
Giovani, studio e lavoro: «Fermare la fuga dalla Toscana»
Tomasi ha poi affrontato la questione dei giovani e del loro futuro:
«Troppi ragazzi lasciano la nostra regione per studiare o lavorare altrove. Non possiamo permettere che la Toscana invecchi e perda le sue energie migliori».
Secondo il candidato, occorrono politiche mirate per diritto allo studio, borse, alloggi accessibili e nuove opportunità lavorative, così da rendere la regione attrattiva per i giovani.
Industria e burocrazia: «Basta immobilismo»
Rivolgendosi anche al mondo produttivo e industriale, Tomasi ha denunciato l’eccessiva lentezza burocratica:
«Per una modifica urbanistica servono due anni, per un impianto fotovoltaico sei. Così perdiamo competitività e occasioni di sviluppo».
Ha ribadito che la sua più grande preoccupazione è l’immobilismo della Regione Toscana, che rischia di compromettere il futuro delle imprese e delle famiglie.
I sondaggi e l’astensione: «Non ho paura dei numeri»
Sui sondaggi che lo darebbero in svantaggio, Tomasi è stato netto:
«Se avessi dato retta ai sondaggi, non mi sarei candidato a Pistoia nel 2017 e nel 2022. Eppure ho vinto entrambe le volte».
Più che dei numeri, il candidato dice di preoccuparsi dell’astensione:
«Il 12 e 13 ottobre non si sceglie solo un presidente, si decide il futuro dei nostri figli, delle imprese, delle comunità. È fondamentale andare a votare».
Sanità, agricoltura, giovani, lavoro e imprese
La presentazione grossetana di Alessandro Tomasi ha messo al centro i temi cardine della sua campagna: sanità, agricoltura, giovani, lavoro e imprese.
Con un appello alla partecipazione e alla speranza, il candidato del centrodestra ha ribadito la sfida lanciata al centrosinistra, puntando sulla compattezza della coalizione e sulla volontà di cambiamento.




