Accordo Metinvest, passi avanti. Il ministero dà l'accordo per fatto | MaremmaOggi Skip to content

Accordo Metinvest, passi avanti. Il ministero dà l’accordo per fatto

Passi avanti importanti per l’accordo di programma Metinvest. Resta il nodo per gli investimenti in porto. Ma c’è già una società per la movimentazione
Un momento dell'incontro a Roma. Il sindaco Ferrari con il ministro Urso. Accanto Marco Calabrò, capo dipartimento delle politiche per le imprese del ministero
Un momento dell’incontro a Roma. Il sindaco Ferrari con il ministro Urso. Accanto Marco Calabrò, capo dipartimento delle politiche per le imprese del ministero

PIOMBINO. Passi avanti per l’accordo di programma per Metinvest-Danieli, ma ancora tutti gli ostacoli non sono superati, anche se il ministero annuncia l’intesa.

In particolare restano da definire una serie di dettagli tecnici, prima di tutto sulle concessioni demaniali, e c’è da risolvere il nodo, non proprio secondario, degli investimenti infrastrutturali sul porto, per i quali serviranno circa 150 milioni di euro.

Questo è quanto emerso oggi, giovedì 22, al ministero delle Imprese e del Made in Italy, in via Veneto a Roma, in uno degli ultimi incontri di carattere tecnico nell’ambito del percorso che porterà alla firma dell’accordo di programma con Metinvest Adria.

Incontro che ha visto soprattutto confrontarsi gli avvocati delle parti. Metinvest Adria ne aveva 5, poi c’erano quelli del ministero, del Demanio, dell’Autorità portuale.

Ferrari e Nigro: «Un ulteriore passo avanti»

«È stato un incontro proficuo – dichiarano il sindaco Francesco Ferrari e Sabrina Nigro, assessore al lavoro e alle attività produttive – che ha segnato un ulteriore passo in avanti verso la conclusione di un iter complesso ma di importanza strategica. Abbiamo riscontrato, ancora una volta, la massima disponibilità e un forte senso di responsabilità da parte di tutte le istituzioni coinvolte, a conferma della consapevolezza collettiva rispetto al valore e all’impatto di questo progetto».

«Gli interessi in gioco sono enormi: non solo per Piombino e i suoi lavoratori, ma per l’intero sistema Paese. L’accordo rappresenta una concreta opportunità di rilancio per il territorio e un tassello fondamentale per la reindustrializzazione consapevole e la ripresa occupazionale. Continueremo a seguire con attenzione ogni fase del processo, con l’impegno costante a tutela della nostra comunità e con l’obiettivo di garantire uno sviluppo sostenibile e duraturo».

Il ministero: «C’è l’intesa sull’accordo di programma»

Se il sindaco è prudente, il ministero annuncia invece l’intesa come fatta.

Raggiunta l’intesa tra le parti – si legge in una nota del ministero – sull’accordo di programma per il rilancio del polo siderurgico di Piombino. Il documento, elaborato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy dopo un approfondito confronto con tutti gli stakeholder coinvolti, rappresenta un passaggio cruciale verso il rilancio del polo siderurgico di Piombino, elemento imprescindibile e di primaria importanza nel piano siderurgico nazionale che punta a fare dell’Italia il paese più avanzato in Europa nella produzione di acciaio green.

«Due anni fa, quando abbiamo assunto la responsabilità del dossier – ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso – abbiamo ereditato una situazione estremamente critica con un sito siderurgico che non produceva più acciaio, con la forza lavoro che era in cassa integrazione da oltre dieci anni e con uno stabilimento che necessitava di un profondo ammodernamento. Oggi siamo qui con la prospettiva di realizzare a Piombino uno dei siti strategici a tecnologia green più importanti d’Italia e d’Europa. È il frutto di un lavoro di squadra, anche con il Comune e con la Regione, che dimostra come sia possibile e necessario lavorare insieme, per raggiungere l’obiettivo comune».

L’intesa raggiunta al Mimit, in piena sinergia con il Comune di Piombino e la Regione Toscana, il Demanio e l’Autorità portuale, si inserisce nel percorso avviato lo scorso 19 febbraio con la firma dell’accordo tra Metinvest e Danieli (shareholders agreement) per la costituzione e la gestione congiunta della società di progetto Metinvest Adria S.p.A., finalizzata alla realizzazione di un moderno impianto siderurgico green a Piombino. Quest’intesa segue inoltre di poche settimane la sottoscrizione, avvenuta il 18 aprile, dell’accordo di sviluppo con Jindal per l’ammodernamento del treno rotaie di Piombino.

«La finalizzazione dell’accordo di programma – , ha commentato Luca Villa, Ceo di Metinvest Adria – è un ulteriore passo concreto verso la realizzazione del nostro progetto industriale a Piombino. Il nostro obiettivo è costruire un impianto sostenibile, competitivo e strategico per l’intera filiera dell’acciaio europea, contribuendo al contempo alla crescita del territorio. Dopo la firma dello shareholders agreement, questo rappresenta un altro segnale forte del nostro impegno condiviso».

«Con Metinvest – , ha dichiarato Marco Lerz, head of project finance di Danieli Group – condividiamo una visione industriale e tecnologica che guarda al futuro dell’acciaio. Il nostro impegno è quello di portare a Piombino le migliori soluzioni tecnologiche disponibili sul mercato, in particolare quelle legate alla produzione siderurgica green. L’impianto sarà progettato per garantire la massima efficienza e un impatto ambientale minimo, facendo di Piombino un riferimento europeo per l’innovazione sostenibile nel settore».

L’accordo di programma – che prevede impegni sia delle parti pubbliche sia dell’azienda per l’insediamento di un impianto siderurgico moderno, tecnologicamente avanzato, competitivo e a basse emissioni – sarà ora illustrato alle organizzazioni sindacali. All’esito dell’incontro con le rappresentanze sindacali, si procederà alla formale sottoscrizione dell’accordo.

Piombino vuol tornare protagonista

È chiaro che l’accordo è una svolta per Piombino, che tornerebbe protagonista nel panorama della siderurgia nazionale, stavolta con una fabbrica moderna e ambientalmente sostenibile, sicuramente meno impattante di quella che, dopo il 2014, è stata aperta a singhiozzo.

Adesso si dovrà chiarire a carico di chi saranno i grossi investimenti necessari sul porto.

Anche perché Metinvest Adria ha bisogno di un importante sostegno dalle banche per realizzare il proprio progetto. E perché il progetto sia sostenibile dal credito, dovrà andarci con un accordo di programma blindato, che definisca nei dettagli l’intera operazione.

L’accordo con Cosulich per la movimentazione in banchina

Intanto, in attesa della firma, Metinvest Adria si sta portando avanti. È dei giorni scorsi l’accordo con il gruppo triestino Fratelli Cosulich per la movimentazione sulla banchina del porto di Piombino. Il gruppo triestino ha una partecipazione del 37% in Trasteel, operatore svizzero, sede a Lugano, attivo nel trading e nella trasformazione di prodotti siderurgici, con un fatturato di 1,5 miliardi di euro.

Il gruppo Fratelli Cosulich ha un grande interesse per l’acciaio e la sua movimentazione. E con il gruppo Metinvest aveva un forte legame prima del conflitto in Ucraina, gestendo il flusso delle bramme dal mare d’Azov all’Adriatico per i laminatoi della zona. Proprio in questi giorni il gruppo ha annunciato che  gestirà per intero nei prossimi anni la banchina del porto di Piombino, dedicata all’acciaieria di Metinvest-Danieli.

 

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  • Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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